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Andrea Osvart: «L'agente in gonnella che risolve tutto»

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Theseries», di Luc Besson e Kamen: lei interpreta un agente della Cia. Quali sono le sue caratteristiche? «Interpreto una ragazza intelligente, molto in gamba. E che fa da spalla al Transporter. il mio personaggio non c'era nei tre film che sono usciti al cinema. Sono molto tecnologica, e risolvo per lui tutti i problemi». Come è stato lavorare con Luc Besson? Come è andata sul set? «Lui gestiva tutto ciò che era importante, la grande macchina. Siamo stati molto tempo in Canada». Quanto siete rimasti sul posto? «Per circa sei mesi». Si può definire la fiction come fantascientifica? «Direi soprattutto che è una serie d'azione. Non è un fantasy». Il protagonista può trasportare tutto. Cosa significa questo? Può fare qualche esempio? «Per esempio, se lui è dietro al volante, e deve portare un pacchetto da un punto A a un punto B, io gli faccio da assistente. Sono collegata a lui tramite telefono e internet. Lo aiuto a trovare nuove strade, quando c'è un guaio che si presenta. Lo tiro fuori dai guai». In cosa è occupata, in questo momento? «In questo momento... È da gennaio che non sto girando. L'anno passato, però, ho lavorato per otto o nove mesi. Ora mi sto riprendendo. Il mio prossimo lavoro si svolgerà in primavera». Tra poco ci sarà il Festival di Sanremo. Cosa le manca di quel periodo? «Be', lo stress sicuramente non mi manca. Sono passati circa 5 anni, e guardo al passato con tanta serenità. E considero Sanremo un evento importante». Lo vedrà? «Sì, un po' di nostalgia fa sempre bene». Se potesse esaudire un suo desiderio? «Mi piacerebbe raddoppiarmi. Vorrei avere una vita in Ungheria, con la mia famiglia, e mantenerne una in Italia. Combatto sempre con i sensi di colpa della mia vita privata». Quanto spazio c'è per la vita privata? «Poco spazio. Ci devo lavorare molto». Tra fiction e film, cosa sceglie? «I film». Cosa migliorerebbe della televisione italiana? «Lei intende in generale?». Sì. «Bene, forse farei meno trasmissioni leggere. Mi impegnerei di più a fare trasmissioni serie». C'è un programma che guarda sempre? «Sono sempre in viaggio. Guardo soprattutto i film». Con chi sogna di lavorare? «Sergio Castellitto». Quindi rimaniamo in Italia... «Certo».

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