Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Brizzi: «Il mio film? Un atto d'amore per tutte le donne»

default_image

  • a
  • a
  • a

Èquello che fa Andrea (interpretato da Francesco Mandelli, per la prima volta senza la maschera di Ruggero dei «Soliti Idioti») nel film di Fausto Brizzi «Pazze di me», da giovedì distribuito in 600 sale da 01. In una farsa corale (che perde qualche colpo a causa di una sceneggiatura scritta da Brizzi, Martani e Federica Bosco, autrice del libro omonimo da cui è tratta la pellicola) spiccano le sette donne: la mamma (Loretta Goggi), tre sorelle (Chiara Francini, Claudia Zanella e Marina Rocco), la nonna (Lucia Poli), la badante (Paola Minaccioni) e persino il cane. Quando Andrea incontrerà Giulia (Valeria Bilello), suo grande amore, cercherà in tutti i modi di perseverarla dalla furia delle sette valchirie. Ma invano: sarà intrappolato in una serie di estenuanti equivoci. Oltre a Mandelli ci sono dei piccoli ruoli maschili, come quello dell'altro «idiota», Fabrizio Biggio; e poi, Flavio Insinna, Luca Argentero, Gioele Dix, Maurizio Micheli e Alessandro Tiberi. Fra grandi tavolate, spaziose case borghesi e la neve che scende fuori dalle finestre, le vere risate le scatena Paola Minaccioni, brava come sempre. Le donne del film sono tutte nevrotiche, dispotiche e invadenti compresa «mamma» Loretta che aveva fatto i musicarelli tanti anni fa. Ma «quando Brizzi mi ha chiamato, lì per lì, mi sono chiesta se era uno scherzo - ha detto la Goggi - Poi, mi sono fidata di lui, perché mi piace come scrive, come dirige gli attori, non è mai volgare: ho pensato fosse il momento giusto per tornare al cinema, dopo la parentesi di «Gas» del 2006, senza rovinare la mia carriera, né quella di Brizzi. Così ci siamo incontrati in un appuntamento al buio, in un bar romano e Fausto mi ha raccontato il film. Ora vorrei uscire da questa schiavitù del giovanilismo, perché se fai tv sei una donna di spettacolo, devi avere un aspetto che a me sembra disumano, con il botulino e i filler. Io vorrei invecchiare facendo il mestiere che amo, cioè recitando: questo è il mio sogno». Loretta Goggi, che nel 1981 arrivò seconda a Sanremo con «Maledetta primavera» e nel 1986 fu la prima donna a condurre sa sola il festival, si è poi soffermata a riflettere sui prossimi presentatori: «Cantare è sempre stato il mio modo di esprimermi, liberatorio, ma è stato molto difficile, perché io prima stavo bene dietro la maschera delle mie imitazioni, ero timidissima. Fazio è stato il primo a trasformare Sanremo in un grande show, superando così l'impasse delle crisi discografica. Littizzetto ha invece la pulizia intellettuale dei bambini e la capacità di essere sincera e spontanea: riuscirà a dire sul palco dell'Ariston esattamente ciò che vuole dire, senza sconvolgere i politici, che più di preoccuparsi delle sue battute, dovrebbero preoccuparsi di quello che fanno loro». Se Mandelli ha dovuto «evitare di fare le faccette per un ruolo più normale ed educato e meno cacofonico», il regista ha dichiarato che questo film «è un atto d'amore per le donne. E per farlo ho scelto le donne che mi fanno ridere di più nella vita, senza fare ragionamenti di marketing. La regia per me è una vacanza dal mio primo lavoro, quello di sceneggiatore, e per questo voglio divertirmi. Questa storia avrebbe potuto intitolarsi "Maschio contro femmine": lo scontro prosegue perché credo sia l'unica cosa di cui valga la pena parlare. Da spettatore, i film sociali, che parlano della realtà li trovo molto noiosi, perché vengono superati immediatamente. Mentre un film sul conflitto uomo/donna, se ne ha la forza, può diventare anche un evergreen. Stavolta sono un po' tornato al tono di "Notte prima degli esami", coinvolgendo un target che va dagli otto agli ottant'anni. Per la prima volta, ho girato a Cinecittà lavorando come si faceva un tempo: quando sei in studio puoi fare quello che vuoi con la macchina da presa, puoi spostare le pareti e muoverti senza ostacoli. Per il resto la storia è ambientata a Roma, tra inseguimenti, esplosioni e un po' di mare, con il sottofondo della bella colonna sonora di Bruno Zambrini». Infine, Fausto Brizzi ha detto qualche battuta sull'attrice Claudia Zanella, rigorosa vegetariana vegana e sua nuova fiamma ormai da sette mesi: «L'ho convinta a passare dai film d'autore alla mia commedia, sperando di rovinare la sua media di incasso al botteghino. Questo film di sicuro incasserà più delle precedenti pellicole nelle quali ha recitato prima».

Dai blog