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Sulla Via Francigena armati di fede tablet e navigatore

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Sfidandolupi e paludi, briganti e tempeste Sigerico percorse in 79 tappe i 1.800 chilometri che separavano la sede vescovile in Britannia dalla Città Eterna. Quel viaggio nel 990 non fu un semplice spostamento fisico, ma soprattutto un percorso di fede e spiritualità. Il Medioevo (l'anno Mille ne è il cuore) è un'epoca nella quale si sta fermi, ci si arrocca, ci si fortifica. È un'epoca di muri, torri e fossati. Quello di Sigerico fu un atto di fede nell'uomo, nella possibilità di uscire dalle proprie fortezze per incontrare altri uomini nel nome della cristianità. Con quel viaggio iniziava la storia della Via Francigena, un mito arrivato intatto ai giorni nostri. Intatto, sì, ma che sa anche adeguarsi ai tempi. Oggi come ieri persone con la fede nel cuore percorrono, rigorosamente a piedi, l'antico percorso, ma armate di tablet, navigatore, con l'ausilio di stazioni multimediali e, perché no, fermandosi a gustare le prelibatezze dei territori attraversati. L'Associazione Europea delle Vie Francigene e l'Associazione Civita hanno presentato proprio ieri, nella Città Eterna, la seconda edizione del Festival «Via Francigena Collective Project 2012». Quest'anno in programma oltre 200 eventi, più del doppio rispetto alla scorso anno, in programma da giugno a settembre. Manifestazioni per valorizzare e promuovere la Via Francigena e i territori attraversati. Dopo alcuni eventi «in anteprima» nel mese di maggio, giugno vede l'inizio ufficiale. Uno dei primi appuntamenti è sabato due giugno a Scarmagno, in provincia di Torino: dalle rovine di San Giacomo, si percorrerà la Via Romea Canavesana visitando la cappella romanica di San Eusebio al Masero con i suoi affreschi trecenteschi, Villate, Mercenasco, il pilone di Sant'Antonio di Novenchiaro, ricordo dell'antico ostello, ed infine Candia con le antiche fondazioni alto medievali della chiesa di San Michele, per poi salire verso la chiesa di Santo Stefano al Monte. Nello stesso giorno un'altra manifestazione a Lastra a Signa, a Firenze, e poi a Pistoia, ma anche in Puglia, nel Beneventano (la via Francigena guarda naturalmente a Gerusalemme) e via via fino a settembre, passando per il Lazio, l'Umbria la Toscana e le altre regioni italiane. Per attraversare poi Svizzera e Francia, fino a Canterbury, dove si svolgerà la manifestazione conclusiva a fine settembre. Gli eventi in programma, tutti ad accesso gratuito e all'insegna di natura, spiritualità, identità locali, cultura ed enogastronomia, sono delle più diverse tipologie: riletture, in chiave artistico-culturale, del cammino francigeno nelle tappe dell'itinerario di Sigerico; rievocazioni storiche con momenti teatrali di guerra, socialità e vita quotidiana; giornate di cammino, di cicloturismo o a cavallo; escursioni guidate alla scoperta dei numerosi siti di interesse archeologico, storico, artistico e religioso. L'edizione di quest'anno è dedicata al tema dell'accoglienza, con l'obiettivo di sensibilizzare la promozione di nuovi spazi di ospitalità per pellegrini, la cura delle architetture, i borghi e i paesaggi attraversati, le realtà integrate di accoglienza, il dialogo interculturale e interreligioso, la coesione sociale intergenerazionale e tra aree rurali ed urbane.

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