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Robin Gibb dei Bee Gees è morto per un tumore a 62 anni Con il falsetto ha fatto epoca vendendo 230 milioni di dischi

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Lafebbre del sabato sera scottava e John Travolta ballava su quella pista come fosse l'unica cosa che avesse mai fatto nella vita. Il film diretto da John Badham uscì nel 1977 e la colonna sonora è uno dei dischi più venduti di tutti i tempi con oltre trenta milioni di copie e 24 settimane consecutive in testa alle classifiche americane. Solo il «Thriller» di Michael Jackson sarebbe riuscito a superare le vendite di «Saturday Night Fever». All'interno dell'album erano inclusi brani che sarebbero entrati nella storia, «How Deep Is Your Love» la prima a scalare le classifiche americane, seguita da «Stayin Alive» e «Night Fever». Da ricordare anche altri due brani scritti ma non cantati dai fratelli Gibb, «If I Can't Have You» di Yvonne Elliman e «More Than a Woman» dei Tavares. Dietro quel sound c'erano i Bee Gees: Barry, Robin e Maurice Gibb, tre fratelli di cui due gemelli eterozigoti. Maurice ci ha lasciati nel 2003 e ieri è toccato a Robin, voce solista del trio assieme a Barry. Robin aveva 62 anni, ha avuto in sorte una fine prematura dovuta alla malattia, un tumore al colon complicato da una polmonite che lo scorso 10 aprile gli ha impedito di partecipare alla prima di «The Titanic Requiem», una partitura sinfonica scritta insieme al figlio Robin-John e registrata dalla Royal Philarmonic Orchestra in occasione del centenario dell'affondamento del piroscafo. Nati sull'isola di Man, Robin e i Bee Gees (dalle iniziali delle parole Brothers Gibb) hanno cominciato a farsi conoscere in Australia e hanno conosciuto un successo clamoroso negli anni '60 quando, tornati in Gran Bretagna, grazie alla collaborazione del produttore Robert Stigwood, piazzarono una serie di successi come «New York Mining Disaster 1941», «Massachussetts» e «World» ai quali va aggiunta «To Love Somebody». Ma è tra la fine degli anni '60 e la metà dei '70 che i Bee Gees si impantanano in rivalità personali con la conseguenza di seguire (Robin in testa) carriere soliste. Fino alla svolta che li ha portati dritti nella storia della musica con la già citata colonna sonora della «Febbre del sabato sera», le cui vendite a oggi si aggirano intorno ai 40 milioni di copie. Ovviamente un successo del genere può essere anche un'arma a doppio taglio. Come raccontavano i Gibb, «è difficile andare in classifica quando i brani della "Febbre del sabato sera" sono al primo posto per anni». È un po' quello che è successo ai Bee Gees che hanno avuto qualche numero uno come «Tragedy», sono andati in crisi, hanno venduto bene con la colonna sonora di «Stayin Alive», il sequel della «Febbre del sabato sera», hanno conosciuto alti e bassi, separazioni, reunion e carriere soliste. Nel complesso hanno venduto più di 200 milioni di dischi e restano una delle band di maggior successo di sempre. Il trio dei fratelli Gibb ha conquistato il cuore di tutti. Indistintamente. Persino di chi poi si sarebbe seduto sugli scranni del potere. Oggi anche l'ex premier britannico Tony Blair piange la morte di Robin Gibb. «Mi mancherà molto - ha detto Blair - Il mondo ha perso non soltanto un eccezionale cantante, ma anche un uomo dalla straordinaria intelligenza». L'ex primo ministro britannico era legato da una profonda amicizia con il cantante dei Bee Gees, al punto da trascorerre, mentre era ancora premier, le vacanze con la famiglia nella villa di Gibb a Miami. Dopo l'exploit con Travolta, nel 1979 i Bee Gees pubblicarono l'album «Spirits Having Flown» (15 milioni di copie) e collezionarono altri due singoli scala-classifiche: «Tragedy» rimase primo in Italia per otto settimane, «Love You Inside Out» per sei (entrambi i singoli numero uno negli Stati Uniti). Grazie a quest'ultimo singolo i Bee Gees registrarono un nuovo record: furono i primi (e finora unici) artisti ad aver avuto 6 singoli consecutivi al numero uno nelle classifiche americane. Rock and Roll Hall of Fame, Songwriters Hall of Fame, Vocal Group Hall of Fame e otto Grammy Awards tra cui il Grammy Legend Award: sono soltanto alcuni dei riconoscimenti che Robin Gibb ha ricevuto in carriera. Con quel falsetto che resterà per sempre inchiodato alle piste da ballo.

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