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Il Pinocchio di D'Alò atteso al mercato del festival d'Oltralpe

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Un'occasioneunica per sfoggiare una folla di superdivi, a cominciare dalla madrina, Berenice Bejo (pluripremiata protagonista di «The Artist»), passando per Robert Pattinson (da vampiro di «Twilight» a divo di «Cosmopolis» di Cronenberg) fino alla sua co-star Kristen Stewart, che recita nell'atteso «On the road» di Walter Salles, tratto dall'omonimo romanzo di Kerouac. E ancora, Pitt e Jolie: lui attore e produttore di «Killing them softly» di Andrew Dominik. Attesa anche Nicole Kidman per due film («Paperboy» e «Hemnigway & Gellhorn»). Senza tralasciare i francesi Isabelle Huppert e Jean Louis Trintignant; fino a Roman Polanski (al festival con il restaurato «Tess» e con un documentario sulla sua vita prodotto da Luca Barbareschi, «A film memoir»). E poi, Eva Mendes, Kilie Minogue, Reese Whiterspoon, Ben Stiller, Jessica Chastain. Oltre a Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand e Tilda Swinton per il film d'apertura di stasera, «Moonrise Kingdom» di Wes Anderson: ambientato nel New England con due dodicenni innamorati che fuggono insieme nel deserto, gettando nel caos una piccola e pacifica cittadina. Questa edizione del festival si distinguerà soprattutto per la gran quantità di film tratti da romanzi che assottigliano il confine tra cinema e letteratura. Oltre a Kerouac, Don Delillo, Niccolò Ammanniti, Pete Dexter, George V. Higgins, L'Euridice di Orfeo, Craig Davidson, Matt Bondurant e Francois Mauriac, spicca il Pinocchio di Collodi trasposto in un musical d'animazione da Enzo D'Alò che lo presenterà al Marché del Festival di Cannes. Nel film (costato 8 milioni di euro a una coproduzione italiana con Lussemburgo, Francia e Belgio) c'è la canzone di Lucio Dalla registrata 4 giorni prima che un infarto se lo portasse via. Dalla «a Pinocchio ci teneva tantissimo, ci ha lavorato senza sosta, duettando con Marco Alemanno le strofe della canzone principale», ha raccontato D'Alò che ha iniziato il progetto nel 1999. «Pinocchio», che sarà distribuito in Italia dalla Lucky Red di Occhipinti, vanta i disegni di Lorenzo Mattotti, stilizzati, quasi metafisici e lontani dal burattino di legno della Disney. Sarà un film d'animazione «quasi letterale, con intere frasi prese dal libro di Collodi, tutto da riscoprire - ha spiegato ancora il regista - I fondali ricordano gli orizzonti collinari toscani, un che di De Chirico nel tratto di Mattotti, con i personaggi arcinoti nell'infanzia di tutti: Mangiafuoco, la fatina, papà Geppetto, il Gatto e la Volpe, il pescatore verde che Dalla ha voluto doppiare e tanta musica. Questo Pinocchio è quasi un musical, è un pupazzo scatenatissimo che va alla scoperta della vita, curioso e credulone: sarebbe bello se si potesse vivere come Pinocchio, pensando che nessuno ti stia fregando ogni momento, è un personaggio molto più onesto degli altri, sebbene poi finisca nel Paese dei Balocchi. Ma chi sa resistere alle tentazioni? È incredibile che Collodi l'abbia scritto nell'800, perché Pinocchio è ancora attualissimo. Incuriosisce la sua ingenua anarchia, il suo voler essere libero in un mondo che si approfitta di lui. Mi sono immaginato un bambino capace di trasformare ogni disavventura in un episodio felice». Anche il regista messicano Guillermo Del Toro dirigerà una nuova versione animata di Pinocchio, ambientata in Italia fra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale: «un periodo - per il regista - in cui tutti si comportavano da marionette». Le riprese inizieranno nell'estate 2013 e dureranno un anno, giusto il tempo per poi presentarlo al prossimo Festival di Cannes.

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