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Arrivano i soldi e il Festival di Roma si fa

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Ilbuco di bilancio che metteva a serio rischio l'edizione 2012 sarà ripianato dai quattro soci istituzionali; la Regione Lazio verserà le due annualitàpregresse che permetteranno di rimettersi subito all'opera con il nuovo direttore artistico Marco Müller, il cui contratto però è ancora in gran parte da concordare, e con il nuovo dg, che sarà con ogni probabilità Lamberto Mancini. Decisiva l'assemblea dei soci della Fondazione Cinema per Roma: ieri con il presidente Paolo Ferrari si sono riuniti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, la presidente della Regione Renata Polverini, il numero uno della Camera di Commercio Giancarlo Cremonesi (cioè i "soci istituzionali") e Aurelio Regina, presidente della Fondazione Musica per Roma (il "socio tecnico" Auditorium). Il debito di 2,3 milioni di euro, contro gli 1,1 di partenza, sarà coperto dagli "istituzionali", che verseranno ognuno attorno ai 550 mila euro, in un processo di ricapitalizzazione, spiega Polverini, «che avverrà in più anni». La Regione erogherà «le due annualità, pari a 2,250 milioni, che doveva alla Fondazione». Però serviranno più controlli sui conti. Per questo Ferrari dovrà presentare un preventivo di spesa che indichi anche quella dell'edizione precedente. Per Zingaretti «dobbiamo fare un Festival all'altezza ma che guardi anche alla fase che sta vivendo il Paese. Per la Provincia è stato uno sforzo, si è fatta carico del debito nella misura degli altri soci». Ma per Alemanno «la macchina è partita, nessuno può più fermare il Festival. Abbiamo raccomandato a Ferrari di dare il via immediato a tutto l'organigramma e alla contrattualizzazione di Müller e di Mancini». Eppure, spiegano i bene informati, sul contratto del direttore artistico la partita è ancora in corso. Se ne sta occupando direttamente Ferrari con un suo consulente, insieme all'avvocato di Müller. Se sulla parte economica dovrebbe essere ormai pacifico che Müller costerà alla Fondazione quanto la ex Piera Detassis, sarebbe su garanzie e poteri che l'esigente ex numero uno di Venezia starebbe tirando al rialzo.

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