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Ottantacinque chilometri di carte alla luce del sole

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Oggi,tutti i documenti allineati coprirebbero una distanza di 85 chilometri. È cresciuto 400 volte, una per ogni anno di vita. Si parla di Archivio Segreto, e subito si pensa a qualcosa di oscuro, cui è impossibile accedervi. Non è così: sono ormai 130 anni che l'Archivio Segreto vaticano è aperto agli studiosi di tutto il mondo (fu Leone XIII, nel 1881, a deciderlo). Completamente aperto, tranne che per quella che viene chiamata "sezione chiusa". Ma anche in quel caso, non c'è da pensare a chissà quali scenari. Perché la sezione chiusa riguarda la storia più recente, i documenti non ancora catalogati, e dunque impossibili da chiedere in consultazione. Finora, l'archivio segreto è aperto fino al periodo che riguarda il Papato di Pio XI. Presto saranno aperti anche i documenti riguardanti il Papato di Pio XII. È il Papa che concede l'autorizzazione alla consultazione "per pontificato". Unica eccezione, Paolo VI, che rese subito accessibile agli studiosi l'Archivio del Concilio Vaticano II. L'Archivio Segreto della Biblioteca Apostolica Vaticana è "segreto" solo perché in latino il vocabolo secretum significa privato. E' infatti di proprietà del Papa, che ne detiene il governo e vi esercita in prima persona la suprema ed esclusiva giurisdizione. Sono conservati nell'Archivio Segreto gli archivi storici degli Uffici della Curia Romana e delle Rappresentanze Diplomatiche Pontificie fin dall'epoca medioevale, e gli archivi completi degli ultimi Concili Ecumenici, oltre a un vasto spezzone dell'Archivio del Concilio di Trento. E sono lì anche gli archivi di singole famiglie o persone legate alla Sede Apostolica o ai Pontefici. E poi, numerosi archivi di ordini e istituti religiosi e di alcune confraternite romane. Non solo: sin dal Medioevo si erano costituiti fondi archivistici e documenti che certificavano i diritti della Chiesa di Roma e i suoi rapporti con le autorità laiche: anche quelli si trovano nell'Archivio Segreto. Una documentazione che copre un arco cronologico di circa dodici secoli (dall'VIII al X secolo) e si articola in oltre 600 fondi archivistici, dislocati in diversi depositi del Palazzo Apostolico e nel bunker sotterraneo voluto da Paolo VI e inaugurato da Giovanni Paolo II nel 1982. Il bunker è un locale di due piani, ricavato nel sottosuolo del Cortile della Pigna dei Musei Vaticani. Le pergamene sono conservate in due sale climatizzate a temperatura e umidità relativa costante. Tra queste, 81 pergamene a sigillo d'oro, il più prezioso nucleo di documenti dell'Archivio. And. Gag.

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