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Giù le mani dal Festival di Roma Capitale del cinema

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Siè aperta una settimana decisiva per il futuro del festival capitolino dopo le scorse dimissioni del presidente Rondi: il tempo stringe per la nomina dei nuovi vertici chiamati a organizzare in primis la prossima rassegna di ottobre. Appare ormai scontato che la scelta ricadrà sul tandem Ferrari-Muller, rispettivamente come presidente e direttore. «In settimana penso faremo tutto», si è limitato a dire il sindaco di Roma Gianni Alemanno. E non ha fatto in tempo a dedicarsi alla nuova fase che ha dovuto subito stoppare le indiscrezioni su un improbabile cambio di sede della kermesse, nata nell'Auditorium Parco della Musica. «Certamente - aveva detto Alemanno - oltre all'Auditorium, si cercherà di portare il Festival anche in altri luoghi della città, ma il Parco della Musica resterà la sede centrale». Messo da parte il problema cambio sede, ecco che scoppia l'ennesima polemica. Il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli, commentando la lettera che Müller avrebbe inviato al direttore del Torino Film Festival Gianni Amelio, ha fatto notare che, senza essere stato ancora nominato, «Müller si sarebbe impegnato addirittura con atto scritto, a determinare fino al 2018 le date della Festa del cinema. Un vero e proprio scandalo». Subito dopo il sindaco Alemanno ha parlato telefonicamente con il sindaco di Torino Piero Fassino: «Ho voluto rassicurarlo personalmente sul fatto che nella scelta delle date del Festival del Cinema ci sarà rispetto verso le altre manifestazioni. Sarà mia cura, infatti, non solo garantire le date del Festival già previste, ma anche di evitare lo svolgersi di eventi che si sovrappongano al Torino Film Festival», ha affermato in una nota Alemanno. «Bene, prevalgono il buon senso e l'interesse del cinema italiano - ha dichiarato il sindaco di Torino, Piero Fassino, esprimendo soddisfazione per le rassicurazioni di Alemanno che non vi sarà alcuna sovrapposizione dalle iniziative del Festival di Roma sul Torino Film Festival - Con il rispetto del calendario in vigore i Festival cinematografici di Torino e Roma potranno così svolgersi con successo e contribuire alle migliori fortune del cinema italiano». Torino è sul piede di guerra per le indiscrezioni sull'ipotesi che il Festival del Cinema di Roma si possa spostare da ottobre (18-26 le date previste) a novembre (15-21), proprio a ridosso del Tff-Torino Film Festival (23-11/1-12). Il direttore del Tff, Gianni Amelio, dice che «è uno scandalo, è pazzesco. Sono al mio quarto e ultimo anno di mandato, ma garantisco che farò di tutto perchè il festival di Roma riveda la sua posizione perchè il Tff è un festival di qualità, riconosciuto a livello mondiale e che merita più rispetto. Agire in questo modo vuol dire cercare di ucciderlo. Qui non si parla di cinema e arte, ma di vile denaro: basti pensare che noi abbiamo un budget di 2 milioni, che inoltre quest'anno verrà ulteriormente ridotto, e Roma di 13. Hanno cambiato le date senza dirci una parola, anzi "gentilmente" per quest'anno si sono messi due giorni prima, ma già hanno detto che per i prossimi sei anni si sovrapporranno. Roba da pazzi, mai vista al mondo». Tutto giusto, ognuno difenda il suo territorio, senza dimenticare però che Roma, con i suoi studi di Cinecittà e le sue atmosfere da Dolce Vita è anche la Capitale del grande cinema italiano. E senza voler per questo entrare in guerra con gli altri festival, come Venezia o Torino. Din. Dis.

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