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Morte DOPO IL DOLORE LA SPERANZA Alessandra ha 17 anni quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia.

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Perquesto cambia banco e prende posto vicino a Gabriele detto Zero, la nullità della classe. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. E la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell'evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita, una storia di scuola, una goffa, incerta storia d'amore in «Il mio inverno a Zerolandia» (Rizzoli, pag. 239) dove la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più. Jannacci IL FIGLIO RACCONTA ENZO «Aspettando al semaforo»(Mondadori, pag. 175) di Paolo Jannacci è l'unica biografia di Enzo Jannacci che racconti qualcosa di vero scritta dal figlio, musicista e direttore d'orchestra. Dentro lo stesso genere, due voci diverse, dallo stesso timbro. La storia di Enzo è quella di uno dei più grandi e creativi artisti italiani, che ha inventato un linguaggio originale, sempre in bilico tra comicità e sentimento, tra paradosso e poesia. La storia di Enzo è quella di "un cardiochirurgo dalla discreta manina", che interrompe la sua carriera d'artista per specializzarsi in America e finire in Sudafrica a lavorare con Barnard, il cardiochirurgo del primo trapianto di cuore. Noir DA UN'INDAGINE UN RISCATTO «Il male quotidiano» (Guanda, pag. 290) di Massimo Gardella. Il grande fiume si snoda nella pianura tra alberi secolari, barche e ponti, indifferente ai pesci mostruosi che lo popolano e all'orrore che un giorno si sprigiona sulle sue sponde. Un brutale ritrovamento segna l'inizio della nuova indagine dell'ispettore Remo Jacobi, 50 anni disilluso, divorziato e senza figli. O così dice. Vive con l'anziano padre rumeno in un borgo rurale e il suo curriculum di poliziotto è ormai composto di casi che ha scelto deliberatamente di affossare.

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