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Müller: «Non andrò al Festival di Roma»

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«Nonvedo un futuro al Festival di Roma, ma andrò più lontano - esordisce Müller in scadenza come Baratta per i loro rispettivi mandati - Certo, sarebbe un onore essere riconfermato, ma voglio tornare a fare il mio mestiere». Smentendo poi le voci secondo cui quest'anno dovrebbe vincere un film italiano affinché Müller venga riconfermato con l'appoggio del ministro Galan, il direttore afferma che «deve vincere il film migliore. Il presidente della Giuria, Aronofski, ci chiede altri premi, dice che non sono abbastanza per dare tutti i riconoscimenti che vorrebbero per i tanti film belli che hanno visto». Riguardo ai fischi alla Comencini, secondo Müller «per i film italiani ad un certo punto sono fisiologici». Qualcuno azzarda poi l'ipotesi che sarebbe stato meglio scegliere Amelio al posto della Comencini, ma «sui film italiani alla selezione non impongo davvero nulla», replica Müller.Din. Dis.

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