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«Miss Italia? Ritorno a casa»

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IntantoFabrizio Frizzi lavora sodo a Miss Italia, una vera e propria sfida che condurrà a breve su Raiuno. Frizzi, come si sta preparando alla sfida con Miss Italia? «L'unica maniera possibile è lavorare molto, vista la chiamata un po' tardiva. Confidiamo anche in un po' di fortuna, che non guasta mai». Come ha saputo di essere il conduttore prescelto? «Come tutti ho seguito le varie vicende sui giornali. Pensavo che lo facesse una mia cara amica ma c'è stato un impedimento per Antonella (Clerici, ndr). Per quanto mi riguarda… Quando l'azienda chiama è difficile dire di no». Un ricordo delle precedenti edizioni del concorso. «Il palcoscenico. Ha un fascino avvolgente, sembrava proteggere le ragazze, soprattutto per come è stato fatto dal 2000 in poi. Poi ricordo Alberto Sordi che mi dà un buffetto sulla guancia. O Sophia Loren, bella come un mito, acclamata dalle ragazze». Mettere in mostra il corpo non sminuisce il ruolo della donna? «Se il concorso fosse solo immagine certamente sì, ma Miss Italia è diventata un'altra cosa, siamo tornati alle origini e si premia il primo piano». Oltre alla televisione quali sono le sue altre passioni? «Potrei dirle la pesca ma non la pratico da quando ho 11 anni. Scherzo, non mi è mai piaciuta. Amo passare il tempo con i miei amici, magari attorno al tavolo. Giocare a tennis, nuotare e comunque staccare il cervello dal quotidiano che non dico si atrofizzi ma… Più o meno succede quando si lavora sempre». Cosa farà in attesa di condurre Miss Italia? «Di vacanze non se ne parla almeno fino ai primi di agosto. Tra gli altri programmi in preparazione ci sono “I soliti ignoti”». E Sanremo? «Finché c'è vita c'è speranza. Non si può abbinare anche Sanremo a Miss Italia, significherebbe non staccare un minuto fino a marzo e poi, per il momento, non me lo hanno proprio chiesto». Ma secondo lei, perché la Miss prescelta scoppia a piangere? «Credo sia una reazione assolutamente normale. Si danno da fare per giorni: un impegno del genere… Una montagna di emozioni che si lascia andare. Diffido della miss che non piange. Cosa dovrei pensare, che già lo sapeva? Poi certo, si potrebbe trattare anche di una freddezza invidiabile…».

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