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L'altra faccia di Wojtyla

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diCARLO ANTINI A pochi giorni dalla beatificazione di Karol Wojtyla, c'è qualcuno che vuole dar voce alla controinchiesta su Giovanni Paolo II. Si tratta di Giacomo Galeazzi, vaticanista de «La Stampa», e il giornalista e scrittore Ferruccio Pinotti. Sono i due autori di «Wojtyla Segreto - La prima controinchiesta su Giovanni Paolo II». Il lavoro investigativo mostra gli aspetti controversi che il processo di beatificazione avrebbe evitato di considerare. Raccoglie molte voci critiche anche interne al Vaticano, ostili alla beatificazione ma di fatto mai davvero ascoltate. Resta allora il dubbio che si tratti di una decisione politica. Si parla dei tanti vescovi che hanno combattuto contro regimi feroci, come Wojtyla contro il comunismo, giocandosi la vita. Si ricorda, tra gli altri, Oscar Romero, vescovo di San Salvador, trucidato mentre celebrava una messa. Anche lui possibile santo, ma c'è chi si oppone alla sua beatificazione. Cardinali per lo più vicini a Wojtyla e al suo successore Ratzinger: la fazione vincente. Galeazzi e Pinotti tengono a precisare che non si tratta di un'inchiesta «contro» ma «su» Giovanni Paolo II. Il libro è diviso in tre parti: nella prima si racconta la genesi dell'uomo e del papa Giovanni Paolo II. Una storia indispensabile per capire cosa è stato il suo pontificato, ricostruita attraverso documenti fino a pochi anni fa ancora top secret e oggi disponibili solo in polacco. Storie di preti infiltrati, di cimici e pedinamenti per indebolire un uomo di fede che risultava scomodo al regime già prima di diventare papa. La seconda parte è dedicata alla Banca vaticana all'epoca di Wojtyla e in particolare alla spregiudicata gestione di Marcinkus. Attraverso interviste e nuove ricostruzioni, si è cercato di fotografare la Chiesa di Wojtyla dal punto di vista dell'impegno politico e dello sforzo finanziario. Riflettori puntati sul fiume di soldi, spesso di provenienza misteriosa, che attraversano paradisi fiscali e finiscono quasi per magia a finanziare gruppi come Solidarnosc e altri movimenti di resistenza al comunismo. Nella terza parte si dà spazio al racconto della campagna di Giovanni Paolo II e della curia romana contro il cristianesimo del dissenso, contro i teologi della liberazione, contro la fede vista anche come impegno civile. Decine di attacchi contro singoli religiosi e contro movimenti cristiani duramente ostacolati e repressi. Nella ricca appendice alcuni stralci della deposizione giurata del teologo Giovanni Franzoni nel corso del processo di beatificazione di Karol Wojtyla. «È mio dovere elencare i gravi dubbi che non si possono tacere - si legge nella sua deposizione - Mi rendo conto che alcune mie affermazioni sembrerebbero inaudite. L'ansia con cui molti ambienti lavorano alla beatificazione ha poco di evangelico. Chiedo che Wojtyla sia lasciato al giudizio della storia».

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