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di DINA D'ISA Da oltre un secolo il rapporto tra americani e presunti alieni si è sempre più arricchito di storie appassionanti.

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«Laguerra dei mondi» fu poi adattata da Orson Welles in un celebre programma radiofonico nel 1938: la storia, narrata in forma di cronaca, venne interpretata in modo così realistico che molti americani credettero realmente in un'invasione di extraterrestri. Nel 2005 a portare sul grande schermo quel romanzo fu Steven Spielberg, che rimase fedele al racconto di Wells, aggiungendo un'impressionante spettacolarità impressa, oltre che negli effetti speciali, anche negli occhi allucinati di Tom Cruise. I fanatici delle cospirazioni immaginano oggi uno schema occulto nella invasione aliena dei cinema americani, come se i governi della Terra stessero preparando la gente al contatto previsto per il fatidico 2012. Dopo i tanti avvistamenti registrati nel corso dei decenni, nel 2011 la minaccia aliena diventa realtà. Nella base militare Camp Pendleton, vicino Los Angeles, un gruppo di marines, capitanati dal Sergente Nantz (Aaron Eckhart), è chiamato a rispondere ad uno dei numerosi attacchi lungo la costa. I marines intraprendono una feroce battaglia contro un nemico alieno, determinato ad impadronirsi delle riserve d'acqua e distruggere tutto ciò che incontra sul suo cammino. Questa la trama dell'atteso «World Invasion» (Battle: Los Angeles), thriller fantascientifico, in uscita con Sony il 22 aprile, di Jonathan Liebesman, con Aaron Eckhart, Michelle Rodriguez e il cantante Ne-Yo nei panni del militare di colore. Pur essendo un film sugli alieni, il kolossal (con un budget di oltre 100 milioni di dollari di cui metà già recuperati grazie agli incassi Usa) guarda al cinema bellico con estremo realismo. Il sergente Nantz dovrà assistere a un'operazione di evacuazione della costa californiana a causa dell'impatto in alto mare di un grosso meteorite. Ma dal luogo dell'impatto verrà fuori un esercito di alieni che vogliono colonizzare il pianeta Terra e distruggere la razza umana: Nantz e il suo esercito dovranno difendere l'ultimo avamposto (a Santa Monica) ancora non in mano agli invasori. Il realismo è garantito dalle innumerevoli sequenze sul genere reportage della CNN, oltre che da straordinari effetti speciali. L'utilizzo di tanta retorica militarista è giustificata dalla firma dello sceneggiatore, Christopher Bertolini, che aveva già scritto «La figlia del generale» con John Travolta, mentre la regia di Liebesman, proveniente dall'horror («Non aprite quella porta: l'inizio era abbastanza cattivo») costruisce sequenze ricche di suspence con attimi di puro terrore. Una su tutte, spicca la scena crudele in cui i soldati catturano un alieno e lo sezionano per capire quale sia il suo punto debole. Il tutto raccontato in stile notiziario dal campo di battaglia, con camera digitale, filmati internet ed effetti alla «Cloverfiled». Una pellicola tutta azione, con dialoghi all'osso confezionata non solo per un pubblico di adolescenti che sarà in anteprima a Bologna al Future Film Festival (il 21 aprile). La rassegna, diretta da Oscar Cosulich e Giulietta Fara, per i fan dei film visionari aprirà con «Cappuccetto rosso sangue» e proseguirà con «Arthur 3 - La guerra dei due mondi» di Luc Besson, ospite d'onore. Per chiudere con «I guardiani del destino» che George Nolfi ha tratto da Philip K. Dick, con Matt Damon e Emily Blunt. Immancabili a un festival sul futuro, gli alieni: dall'omino verde fuggito dall'Area 51 in cui si imbattono Simon Pegg e Nick Frost nella commedia «Paul» di Greg Mottola al pasticcione di «CJ7-The Cartoon» del cinese Toe Yuen.

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