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Claudio Lo Tufo Viviamo in un Medioevo del gusto.

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MarioIacomini entra nelle viscere di questo imbarbarimento del gusto, proponendone una nuova visione e scagliando la prima pietra che porta ad un nuovo Rinascimento. Iacomini analizza i gusti della nostra infanzia, trasformando le icone del cibo pop nel prodotto tipico della nuova generazione. Così, tra uno studio e l'altro, il piatto si riempie di formaggini "mio", hamburger e di sapori del fast food che diventano di alta qualità. Il tutto per Iacomini nasce da un'esperienza pratica e intensa, quella della Cantina del Brigante. Un luogo dove si sono unite tre esperienze professionali differenti e in cui Iacomini ha potuto scoprire i principi del sapore, le alchimie della cucina del futuro legate con la tradizione e la biodiversità alimentare. Questo lavoro così attento e profondo non si poteva concludere nel campo della ristorazione, così Iacomini ha scelto la strada più tortuosa, quella dello scrivere. Da qui nasce il saggio «Rinascimento del gusto - Carovanando tra due mari» (Palombi editore pag. 160 euro 19), uno scritto che si pone come manifesto di un progetto a più ampio respiro e che nella visione di Iacomini va ben oltre i confini della sua esperienza, ma trova la sua corretta dimensione nel divenire manifesto di un movimento culturale che punta alla trasformazione delle nostre abitudini alimentari. Il libro, inteso, a volte si volge ad un pubblico vasto e in altre sue parti risulta più complesso. Inoltre, ha un'ottima tenuta e viene reso, da una grafica molto curata e una grossa quantità di iconografie, godibile anche dal punto di vista puramente visivo. Iacomini si presenta come un creativo del sapore e si ritrova con entrambi i piedi in pieno campo filosofico, ma non disdegna gli aspetti antropologici ed economici della sua ricerca. Come quando racconta della filiera di custodia in un mondo dove ognuno di noi si fa custode di un valore, di un prodotto e della sua storia o quando spiega come il tipico si stia trasformando a causa dei nuovi costumi intrapresi dalle ultime generazioni. Insomma "Rinascimento del gusto", è un libro che non fa sconti e che racconta come si possa mettere in piedi una rivoluzione. Capace di trasformare i nostri "pessimi" comportamenti alimentari in un'azione che non solo migliori la nostra salute, ma che rispetti la biodiversità, ci faccia riscoprire le nostre radici, il valore di un sapore e i tempi del nostro cibo. Il tutto immerso in una grande metafora che fa di questo testo una sorta di traccia sulla quale immaginate le nostre vite nel rispetto di quello che eravamo e di quello che saremo.

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