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Guerra su Tolkien «infilato» in un romanzo

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Questavolta in Texas, tra i suoi eredi e Steve Hillard, autore del romanzo «Mirkwood: A Novel About JRR Tolkien» (BookSurge Publishing). Un contenzioso aperto a pochi mesi dalla transazione raggiunta tra la Tolkien Trust, che tutela i discendenti dello scrittore, e la New Line Cinema (ora confluita in Warner Bros.), accusata di non aver onorato a pieno un contratto e non aver pagato l'esatto ammontare di denaro desunto dagli incassi della trilogia del Signore degli Anelli. La Tolkien Trust, secondo quanto riferisce l'Observer, avrebbe chiesto la distruzione di tutte le copie del romanzo di Hillard e l'immediato stop alle vendite, minacciando una richiesta di danni multimilionaria. In una lettera a Hillard i legali del trust gli hanno ricordato che «i loro assistiti non gli hanno mai concesso il permesso di utilizzate il nome e la personalità di Tolkien per il romanzo né per altro». Hillard ha ammesso di aver usato per la sua storia il virgolettato di una lettera di Tolkien pubblicata ma ha assicurato che tutto il resto è frutto di immaginazione letteraria e ha detto che se il padre degli Hobbit fosse vivo, sarebbe dalla sua parte. Ha poi contrattaccato sostenendo che il suo romanzo è solo uno dei tantissimi lavori letterari ad annoverare gente famosa realmente vissuta. E a tal proposito ha fatto riferimento a Joyce Carol che ha scritto di Marilyn Monroe; a Michael Cunningham che in The Hours ha fatto riferimento a Virginia Woolf. «Mirkwood» è il primo romanzo di Hillard, pubblicato a proprie spese dell'autore. Finora ha venduto tramite Amazon 900 copie.

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