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I Blame Coco «The Constant» (Universal) Buon sangue non mente.

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Èla secondogenita di Sting e Trudie Styler e ciò è più che sufficiente per creare attorno a sé un alone di curiosità. Ha solo vent'anni e si sente. La sua voce androgina riesce a cavalcare la dance e il rock con disinvoltura. E il risultato è tutt'altro che banale. Coco ha fatto di tutto per emanciparsi dall'ingombrante figura del padre, ma in alcune soluzioni melodiche non si può non sentire la sua influenza, come accade in «Summer Rain» per esempio. Le sonorità dance non graffiano sempre e alcuni brani appaiono più sbiaditi di altri. Nel complesso, però, «The Constant» è un buon esordio per una giovane che sta cercando il suo linguaggio senza sentire il peso di tanta responsabilità in famiglia. E pensare che sul conto dei genitori dice: «Li amo da morire, ma loro non c'entrano. Questo è quello che faccio e quello che ho da dire». Vero o no, apprezziamo il coraggio di mettersi in gioco senza timori reverenziali. D'altronde se non a vent'anni, quando? Voto 3/5

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