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Zeus e l'aquila tornano a Trastevere

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Lastatua acefala di marmo greco, trafugata otto anni fa, è tornata nella sua nicchia all'Istituto archeologico norvegese di Roma. La scultura raffigurante il padre degli dei con un'aquila sulla spalla, risalente al I secolo d.C è stata recuperata a Londra dai carabinieri della sezione archeologia. Zeus faceva bella mostra da un antiquario di Notting Hill. Il gallerista prima di provvedere alla vendita, il valore del reperto si aggira intorno ai 700 mila euro, ha contattato l'«Art loss register» di Scotland Yard. La polizia inglese aveva classificato la statua del dio greco come rubata. Il reperto infatti è risultato censito nella «Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti» gestita dal comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e pubblicata nel bollettino n. 24 delle opere d'arte trafugate «Arte in ostaggio», edito dal comando generale dell'Arma dei carabinieri. Il gallerista aveva acquistato la statua a una fiera antiquaria a Londra a un prezzo inferiore all'effettivo valore dell'opera. Dopo aver riscontrato la provenienza furtiva sono stati attivati i carabinieri della Tutela del patrimonio culturale. La statua è stata così consegnata ai militari e restituita ieri ai legittimi proprietari. Il furto era avvenuto a Roma, con anomala dinamica, il 31 maggio del 2002, presso la biblioteca dell'Istituto norvegese di archeologia e storia dell'arte dell'università di Oslo, la cui sede è ubicata nel centrale quartiere di Trastevere, così come denunciato, all'epoca dei fatti, da Frigaard Berit, amministratrice dell'istituto. I ladri che hanno agito su commissione, dopo aver forzato le grate di una finestra, hanno preso le chiavi della biblioteca dalla guardiola del custode e si sono impadroniti di Zeus con l'aquila. I carabinieri hanno recuperato nel corso di un'altra operazione oltre 5000 monete antiche di varia epoca e tipologia, di 1000 reperti archeologici. Denunciate 35 persone che con cavi clandestini si erano procurati il tesoro.

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