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Via dal coro della Cappella Sistina il direttore che Ratzinger apprezza

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Alsuo posto (ma ancora non è ufficiale) don Massimo Palombella, finora direttore del Coro Interuniversitario, salesiano, che molto credito è riuscito ad avere nel Palazzo Apostolico. Una scelta che ha già cominciato a scatenare i primi malumori, e che rappresenta un piccolo spaccato del mondo vaticano. Don Giuseppe Liberto è un musicista e compositore di chiara fama. I suoi primi estimatori sono Joseph Ratzinger e suo fratello Georg. Eppure, già a maggio erano cominciate a circolare voci su un prossimo avvicendamento della guida della Cappella Sistina, e il nome del successore - filtrato da ambienti riservati - era stato sempre quello di don Palombella. Proprio in quei giorni, è stato monsignor Georg Gaenswein in persona a confermare privatamente a don Liberto la fiducia di Benedetto XVI. Eppure, l'aria era cominciata a diventare pesante. Le celebrazioni liturgiche erano state concordate fino al sinodo, ma nemmeno era stato fatto accenno al concerto di Natale. Nonostante questo si organizzi a novembre, per alcuni si trattava di un segnale. Ieri un attonito don Liberto è stato chiamato in udienza dal cardinal Bertone: spetta infatti alla segreteria di Stato nominare il direttore della Cappella Sistina. Ancora giovane (ha 67 anni), non può essere pensionato. Deve essere destinato a nuovo incarico. Ma quale? La scelta di don Palombella non mancherà di creare scontenti. A partire da monsignor Valentino Miserachs, direttore del Coro della Cappella Liberiana. Apprezzato dal Papa, tanto che si pensava persino sarebbe stato creato un Pontificio Consiglio per la Musica Sacra sotto la sua direzione, Miserachs viene scavalcato dal giovane Palombella. Salesiano, vicino a Bertone, Palombella avrebbe già festeggiato con alcuni amici nei giorni scorsi la sicura nomina a direttore del coro. E il Papa? Probabilmente non si opporrà, per non creare dissapori interni. Non è nel suo stile. And. Gag.

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