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007 Operazione pensione

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Sean Connery nei panni di James Bond

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Ma ve lo immaginate James Bond, l'agente 007 con licenza di uccidere, al parco con il giornale? Oppure che cena da solo, invece che con una superbona Bond girl, magari a casa, davanti alla tv con cappuccino e biscotti? E invece è proprio così: 007 se ne va in pensione. E non gli danno nemmeno l'orologio-ricordo e una pacca sulla spalla. Il pensionamento, dopo onorato servizio per 22 film, sta scritto nei conti della Mgm che non ha assolutamente i fondi necessari per finanziare un'impresa così complessa e costosa come il Bond numero 23. La ferale notizia (ferale per i fan, che comunque sono sempre parecchi in tutto il mondo), era nell'aria già da un paio di mesi e in questi ultimi giorni è divenuta una certezza. Il progetto per il nuovo film è stato messo in archivio, sospeso a data da destinarsi, accantonato, vedete voi il termine che preferite. E la casa produttrice Eon, quella fondata nel '61 dai mitici Albert R. Broccoli e Harry Saltzman, e oggi diretta da Barbara Broccoli e Michael Wilson, ha confermato. 007 per il momento va in pensione. La notizia ha dato un taglio secco alla solita girandola di ipotesi e illazioni su chi come e perché avrebbe partecipato a film numero 23. Solo ipotesi, visto che gli unici nomi certi per il film erano quello del protagonista, Daniel Craig, che visto il successo delle due precedenti pellicole ha dimostrato di essere stato una buona scelta e, con una minore percentuale di sicurezza, del regista: l'inglese Sam Mendes, premio Oscar per «American Beauty». Tutti e due per il momento possono dedicarsi ad altre attività. Come possono dedicarsi ad altro Rachel Weisz, data quasi certa come come Bond girl, e Judi Dench, la durissima direttrice dei servizi segreti «M». Sarà triste Lady Gaga, quotatissima per la colonna sonora del film che, per accaparrarsi questo onore, aveva dovuto «sgomitare» con Michael Bublé e Amy Winehouse. Dietro al «pensionamento» c'è il dissesto finanziario della Mgm e la inevitabile condanna a creare un kolossal: uno 007 low-cost è impensabile. I film di 007 costano un botto, anche se, è innegabile, incassano bene. E proprio per questo i fan più affezionati dell'agente segreto con licenza di uccidere possono continuare a sperare (ma non in tempi brevissimi) in un richiamo.  

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