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A Caracalla trionfa la lirica per tutti

Roma, lirica alle Terme di Caracalla

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L'estate romana sa di lirica e il suo trionfo è nella splendida scenografia di Caracalla. Ma la prima del Romeo e Giulietta il 1 luglio, la prima dell'Aida il 15 luglio e quella del Rigoletto il 28 luglio saranno alcune delle prime della stagione in cartellone a Caracalla che salteranno per lo sciopero indetto dai sindacati autonomi e confederali del Teatro dell'Opera di Roma per protestare contro il decreto legge sulle Fondazioni Liriche. I sindacati (Cgil, Cisl, Uilcom, Fials, Libersind) hanno annunciato che sarà «a rischio l'intera programmazione estiva, parimenti a tutte le stagioni estive previste nelle altre fondazioni (Arena di Verona, S. Cecilia, eccetera, qualora il Decreto venga approvato». Previsto anche lo sciopero per l'intera giornata del 22 giugno «con presidio presso il Ministero della Cultura», a causa del quale salterà lo spettacolo programmato Manon di Massenet. Inoltre, sarà occupato simbolicamente il palcoscenico del Teatro dell'Opera di Roma prima dell'inizio della recita a partire da oggi «senza pregiudicare lo svolgimento dello spettacolo, per sensibilizzare il pubblico e i media sulle vere intenzione del Governo». Le scelte dell'Opera per la programmazione estiva sono quanto mai chiare: si viaggia all'insegna di titoli consacrati e molto popolari, c'è da giurare in allestimenti innocui e fortemente spettacolari per l'uso di scenografie adeguate al luogo, ma anche per il ricorso a tutte le masse del teatro (coro, corpo di ballo, comparse) per riempire lo spazio vasto del palcoscenico caracalliano. Ad aprire sarà comunque il balletto Romeo e Giulietta sulla splendida musica di Prokofiev, diretta dal finnico Jari Hämäläinen, in una versione coreografica un po' composita a firma di Carla Fracci in inusuale veste di coreografa, che comprende pagine di Loris Gai, Nureyev (il poetico passo a due del balcone) e l'elegante Erik Bruhn (scena dell'addio). Interpreti principali Oksana Kucheruk ed Ygor Yebra. Un'occasione per dire addio a Carla Fracci che lascia il posto dopo dieci anni di intensa attività romana e qualche strascico polemico. Per la lirica solo due i titoli in cartellone, ma popolarissimi tanto per non rischiare nulla. Immancabile l'Aida (fino al 5 agosto), una sorta di grand opéra post tempus che vede impegnate voci importanti come Daniela Dessì in alternanza a Amarilli Nizza, Giovanna Casolla e Fabio Armiliato per raccontare la drammatica storia della schiava etiope innamorata.   D'eccellenza la bacchette di Daniel Oren, mentre la regia di Maurizio Di Mattia, spettacolare e luminosa, rinvia ad un felice allestimento del 2008. Infine (repliche sino all' 8 agosto) il non meno popolare Rigoletto di Verdi sotto la direzione di Steven Mercurio, vecchia conoscenza spoletina. Un allestimento nuovo di zecca di Lamberto Pugelli per le voci di Vladimir Stoianov, Celso Albelo e Jessica Pratt. Che il melos abbia inizio.

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