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Le signore della tv

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Mara Venier

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Sarà pur vero che nell'irrinunciabile gioco degli anniversari abbiamo festeggiato nei giorni scorsi i 50 anni di "Playboy" e dunque delle "conigliette", l'erotico-kitsch di quel geniale venditore di sogni che è stato Hugh Hefner, ma da qui a dire che in tv il ruolo femminile è solo sessuale ci corre. Certo, il primo programma realmente estivo - "Bikini", in onda la domenica su Canale 5 condotto da Mario Giordano - ha già presentato un'agguerrita Nina Moric che ha sfrontatamente sostenuto che i giornalisti fanno solo domande piccanti perché sessualmente frustrati. Sarà. Intanto i pezzi da novanta della tv in rosa confermano il loro peso, economicamente molto al di sopra del milione di euro l'anno. Antonella Clerici che si riprende "La prova del cuoco" su Raiuno, Simona Ventura "Quelli che il calcio" e "L'isola dei famosi" su Raidue, Maria De Filippi "Amici" su Canale 5. Dietro c'è molto fermento, ma a compensi ridotti di un terzo, qualche volta un quarto. Non fanno eccezione i cachet riconosciuti a due veterane del piccolo schermo, fuori però dal grande giro da anni, ovvero Lorella Cuccarini e Mara Venier, dal prossimo anno rispettivamente alla guida di "Domenica in" e "L'Italia in diretta". L'arrivo di Paola Perego su Raiuno costringe Caterina Balivo e la sua "Festa italiana" ad emigrare su Raidue, dove si registra la cancellazione del quotidiano "Il fatto del giorno" di Monica Setta (che comunque avrà un serale). Incerto il destino di Lorena Bianchetti e delle altre due Del Noce girls, ovvero Veronica Maya ed Elisa Isoardi. Conferme anche sul versante Mediaset per Barbara D'Urso ("Pomeriggio Cinque" e "Domenica Cinque") e Alessia Marcuzzi ("Grande fratello"). L'impressione è che esista un clima di restaurazione e di fatto una netta chiusura nei confronti delle colleghe venti-trentenni, destinate a lunghe attese anche se artisticamente con tutte le carte in regola. Ma forse è proprio il ruolo dell'intrattenitrice televisiva donna a non mostrare segni di progresso. Un argomento sul quale l'autrice tv Sabina Ambrogi (autrice anche del libro "Mamma"), non usa mezzi termini: "È noto che il destinatario principale della pubblicità è il soggetto donna, ed è altrettanto noto che la maggior parte delle donne siano disgustate della pubblicità tv. La cancellazione dell'identità della donna di spettacolo in virtù della conferma di vecchi stereotipi è allarmante. È come se si preferisse di investire deliberatamente sull'idiozia." È sintomatico che nelle priorità delle donne dello spettacolo, non solo conduttrici o intrattenitrici, non si verifichi una scelta di posizione. In Libano e in Siria, per esempio, dove si suppone che la posizione femminile sia ancora più arretrata, le ragazze sono scese in strada per manifestare contro la canzone di Mohammad Iskandar, "Jumhoriyet albi", da settimane al n.1, con un ritornello che non lascia dubbi: "Se ti dessi il permesso di lavorare, che ne sarebbe della tua bellezza?/Il tuo lavoro è prenderti cura del mio cuore/ Devi essere la repubblica del mio cuore e nulla più."  

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