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E' morto il poeta Sanguineti Lutto nel mondo della cultura

Edoardo Sanguineti

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È morto stamattina all'età di 79 anni il poeta e scrittore genovese Edoardo Sanguineti. L'intellettuale è morto nell'ospedale Villa Scassi, nel capoluogo ligure alle 13,30. il poeta è decedutodopo un intervento d'urgenza, come riferito dal direttore medico ospedaliero di Villa Scassi, Mario Fisci. LA CAUSA DEL DECESSO - «Sanguineti è arrivato alle 8,26 presso il Dea, il dipartimento di emergenza e accettazione, accusando un forte dolore addominale che diceva di avere da qualche giorno - ha spiegato Fisci -. È stato sottoposto a una Tac che ha evidenziato un aneurisma toraco-addominale, vale a dire una lesione all'aorta tra il torace e l'addome. Si trattava di un aneurisma pregresso e al momento in cui è giunto in ospedale stava sanguinando». Per questo motivo «è stato operato d'urgenza dal professor Simoni che ha posizionato un bypass - ha aggiunto Fisci -. L'intervento era sostanzialmente terminato con esito tecnico positivo ma quando ormai l'operazione era conclusa si è fermato il cuore e nonostante i tentativi di rianimazione il paziente è deceduto alle 13,30». Il corpo è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. UNA VITA DEDITA ALLA CULTURA - Teorico di spicco del gruppo "Gruppo 63" che rivoluzionò la scena letteraria italiana nei primi anni '60, Edoardo Sanguineti - morto stamattina a Genova - è stato figura di letterato a 360 gradi, fuori e dentro il mondo accademico. Poeta, intellettuale, professore di letteratura all'Università di Torino, Salerno e Genova, autore di teatro, critico, saggista, la sua attività è continuata fino all'ultimo. Nato a Genova nel 1930, Sanguineti avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 9 dicembre. Capofila della neoavanguardia poetica, partecipò alla raccolta collettiva di poesia "I nuovissimi" (1961) da dove approdò con un ruolo determinante e fondativo al "Gruppo 63". La sua poesia sperimentale - è stato detto - rappresenta la «dissoluzione» del linguaggio quotidiano, come dimostrazione dell'impossibilità del comunicare nella società dei consumi. Dal 'linguismò folgorante dei primi lavori e dalla bulimia senza razionalità di parole e immagini (Laborintus, Erotopaegnia, Triperuno), Sanguineti elaborò con il tempo un regime satirico e grottesco a cui non fu estraneo il realismo marxista e la psicoanalisi che grande influsso ebbero su di lui. Di questi fase sono Wirrwar, Postkarten, Stracciafoglio, Seggnalibro, Bisbidis, Senzatitolo, Per musica. La sua capacità critica si è applicata a Dante (interpretazione di Malebolge), al '900 (Tra liberty e crepuscolarismo, Guido Gozzano,Indagini e letture, Scribili). Sua la cura dell'antologia Poesia italiana del novecento. Molto attivo anche nella narrativa: da Capriccio italiano a Il gioco di Satyricon. Non ultima la sua passione per il teatro: K. E le altre cose, Faust.Un travestimento. Così come molte riduzioni teatrali tra cui quella dell'Orlando Furioso per il regista Ronconi.

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