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Virzì e Diritti in corsa per i David

Una scena del nuovo film di Paolo Virzì

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La commedia più vivace e commovente dell'ultima stagione del cinema italiano ha conquistato 18 nomination ai David di Donatello. Con «La prima cosa bella», Paolo Virzì racconta lo spaccato della provincia italiana, fin dall'estate del 1971, quando Anna viene inaspettatamente incoronata "la mamma più bella". Da allora, nella famiglia Michelucci arriva lo scompiglio: il marito di Anna scoppia di gelosia e lei sarà costretta ad affrontare con i figli un'avventura che si concluderà solo ai giorni nostri, con una struggente riconciliazione. Sono invece 16 le candidature per «L'uomo che verrà» di Giorgio Diritti, 15 per Vincere» di Marco Bellocchio, che sta riscuotendo un successo di critica e pubblico nelle sale americane.   Il film sul figlio segreto di Mussolini è infatti al terzo posto nella top ten dei film più amati dalla critica statunitense ed è anche l'unico film in graduatoria. Il NY Times lo ha definito «un grido prolungato a volte sfibrante a volte esteticamente tonificante». A chiudere la rosa delle cinquine fioccano le 13 nomination per «Baarìa» di Giuseppe Tornatore e infine 12 per la commedia semi autobiografica di Ferzan Ozpetek, «Mine vaganti». Delusione per l'assenza di Pupi Avati e dell'ultimo film di Carlo Verdone, «Io, loro e Lara» che porta a casa solo la candidatura di Marco Giallini come migliore attore non protagonista. Soddisfatto il direttore generale del Cinema del ministero dei Beni Culturali, Nicola Borrelli, per il quale «il 2010 si presenta come un anno più florido dopo un 2009 poco felice. Oltre al Fus che è di 76 milioni di euro aspettiamo un'altra tranche di finanziamenti pari a 20 milioni. Credo che i film italiani siano apprezzati molto pure all'estero anche se non ci si può aspettare di essere ogni anno in concorso nei festival internazionali».   Quattro i David Speciali alla carriera, a Tonino Guerra, Lina Wertmuller, Bud Spencer e Terence Hill. «Per questi ultimi due artisti - ha spiegato il presidente dell'Accademia del cinema italiano Gian Luigi Rondi - è stato Ermanno Olmi a volere che fossero premiati promettendo di spostarsi da Asiago per consegnare loro personalmente il David. Il comitato ha poi condiviso all'unanimità i premi ai due attori». La cerimonia di premiazione dei David sarà trasmessa in diretta il 7 maggio dall'Auditorium della Conciliazione su Raisat Cinema alle 18,30 e in differita alle 23,30 su Raiuno. La serata (con il contributo di Bnl Gruppo Bnp) sarà presentata da Tullio Solenghi, anche autore del programma e non sarà un varietà, ma un autentico omaggio al cinema italiano. Duello aperto per la conquista del David alla migliore attrice tra Margherita Buy (Lo spazio bianco), Giovanna Mezzogiorno (Vincere), Greta Zuccari Montanari (L'uomo che verrà), Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli (La prima cosa bella). Mentre Libero De Rienzo (Fortapasc), Valerio Mastandrea (La prima cosa bella), Filippo Timi (Vincere), Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart (Questione di cuore) si contendono il David per l'attore protagonista. Tra gli attori non protagonisti spiccano Pier Francesco Favino, Marco Giallini, Ennio Fantastichini, Marco Messeri. E tra le non protagoniste, Anita Kravos, Ilaria Occhini, Claudia Pandolfi, Elena Sofia Ricci e Alba Rohrwacher. Infine, «Il concerto», «Il nastro bianco», «Il profeta», «Soul Kitchen» e «Welcome» gareggiano per il miglior film dell'Unione Europea. Mentre per gli stranieri la gara è tra «A serious Man», «Avatar», «Bastardi senza gloria», «Invictus» e «Tra le nuvole».  

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