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«Siamo una patria o solo una nazione?»

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Tiberiade Matteis Inserito nell'ambito delle iniziative dedicate al 150° anniversario dell'Unità d'Italia, lo spettacolo «Piazza d'Italia», tratto dall'omonimo romanzo di Antonio Tabucchi, è allestito da Marco Baliani in prima nazionale assoluta, da domani al 28 febbraio all'India, e appartiene al progetto «Fratelli di Storia» che si completerà con «La repubblica di un solo giorno», previsto a giugno al Napoli Teatro Festival. «Desidero arrivare al 2011 riflettendo se siamo una patria o una nazione attraverso il teatro: l'unico strumento che conosco bene - ha dichiarato il regista Marco Baliani - Ho amato da subito il libro "Piazza d'Italia" e avevo in mente di metterlo in scena già dal 1992 perché dimostra come si possa raccontare epicamente la Storia, lavorando su microstorie. Non è un percorso lineare, ma un continuo apparire di nascite e morti, una scrittura che si muove a più livelli di realtà con mondi paralleli tutti veri. La vicenda di una famiglia anarcoide di un paese sognante della Toscana è descritta con tensione mai giornalistica, bensì sempre universale. È una storia scritta dal basso: i perdenti segnano una possibilità di resistenza che riguarda tutti noi: le utopie, infatti, non nascono perché si realizzano i sogni, ma in quanto si desiderano possibilità. La qualità della presenza scenica degli attori e del loro linguaggio drammaturgico permetterà a questa esperienza del nostro passato di rifuggire dalla trappola di un rivisitato neorealismo e di farsi di colpo specchio della nostra contemporaneità». In occasione della sua presenza all'India, Marco Baliani interpreta «Il Viaggiatore incantato», uno spaccato del suo teatro di narrazione attraverso la riproposta di alcuni titoli come «Kohlaas», tratto da Von Kleist, dal 16 al 20 febbraio, «Tracce», dal 23 al 27 febbraio, «Frollo» il 21 e il 28 febbraio, testi su cui Baliani ha costruito la sua qualità artistica, in un teatro che abbandona il personaggio e si rivolge direttamente allo spettatore con i mezzi semplici ed efficaci dell'arte affabulatoria. Il 20 e il 27 febbraio è previsto, infine, l'appuntamento «Spiritati racconti», a cui partecipano gli studenti dell'Accademia d'Arte Drammatica «Silvio d'Amico» che hanno seguito un laboratorio con Baliani. A corollario dell'intero lavoro il regista presenterà il 22 febbraio il suo ultimo libro «Ho cavalcato in groppa a una sedia», in cui traccia un bilancio della sua avventura scenica.

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