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Pronte le accuse formali per il medico di Jackson

Michael Jackson

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A oltre sei mesi dalla morte di Michael Jackson dovrebbe essere arrivata l'ora dell'incriminazione formale del medico curante dell'artista Conrad Murray. Nelle prossime ore, infatti, i giudici del tribunale di Los Angeles esprimeranno formale accusa sulla vicenda legale associata alla morte del cantante. Alcune fonti hanno rivelato che il dottor Conrad Murray, che somministrò la dose eccessiva di sedativi e antidolorifici che fu causa della morte del cantante, il 25 giugno scorso, potrebbe essere accusato di omicidio colposo. Gli avvocati di Murray non hanno voluto commentare questa possibilità, ma hanno affermato di voler evitare che il loro assistito diventi un capro espiatorio. Murray fu assunto nel maggio 2009 per controllare la condizione fisica del 50enne Jackson che si stava preparando al suo ritorno sulle scene con una serie di concerti a Londra. Il medico ha più volte affermato di non essere stato il primo a somministrare il tipo di farmaco che causò la morte del re del pop, ma è un fatto che Murray si trovava accanto a Jackson al momento dell'arresto cardiaco e che l'iniezione risultata poi letale era stata effettuata dal medico per aiutare Jackson, sofferente di una gravissima forma di insonnia. Intanto un'altra morte sospetta che aveva colpito Hollywood è stata chiarita. I medici legali hanno confermato che l'attrice Brittany Murphy, scomparsa il 20 dicembre scorso a 32 anni, è stata uccisa dalla polmonite e da un'intossicazione di farmaci. Il coroner di Los Angeles ha detto che il fulmineo aggravarsi della polmonite è stata la causa primaria del decesso. Scacciate quindi le ipotesi di overdose e di suicidio. In molti avevano infatti associato la morte improvvisa della giovane attrice a quella dell'attore Heath Ledger, scomparso il 22 gennaio 2008 a causa di un'overdose di antidepressivi.

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