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Venditti sul palco dei Fori Imperiali

Antonello Venditti

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Per un romano come lui cantare ai piedi del Colosseo è il derby dell'anima. Così sarà per Antonello Venditti che alle 23,30 del 31 dicembre festeggerà il Capodanno 2010 in via dei Fori Imperiali (come anticipato da Il Tempo). Il concerto sarà aperto alle 22 dagli Zero Assoluto presentati dalla bella Cristina Chiabotto, madrina del countdown di San Silvestro. Venditti, un romano a Roma. Non è troppo facile così? «Sono felicissimo. Per chi fa il nostro mestiere è difficile trascorrere il Capodanno nella propria città. I romani mi conoscono e io conosco loro, vorrei che in questa occasione fossero "una persona sola" come dico nelle mie canzoni. Sarà un vero derby dell'anima». Cosa intende per derby dell'anima?  «Saremo tra di noi, saremo tra amici. Vedrò il pubblico davanti a me e lo invidierò perché potrà guardare il palco e la maestà del Colosseo alle mie spalle». Da quanto tempo non suonava a Roma la notte di San Silvestro? «Non suono a Capodanno dal 1996, quando ho cantato in piazza del Popolo. Poi col tempo il luogo del Capodanno romano si è sempre più spostato verso i siti storici. Tra i cantanti romani io sono molto fortunato: ho suonato quattro volte al Circo Massimo e, da Villa Borghese al Colosseo, ho suonato in tutta la Roma storica. In "Roma capoccia" ho scritto "vedo la maestà del Colosseo, vedo la santità del Cupolone": danno il senso di Roma e della romanità. A questo punto mi manca solo il Cupolone. Il prossimo obiettivo è suonare a San Pietro. Vorrei farlo prima di spirare... musicalmente parlando, si intende».  Qualche anticipazione sulla scaletta? «Sarà un concerto speciale che comincerà nel 2009 e finirà nel 2010. Le uniche certezze sono il primo brano del nuovo anno che sarà "Roma Capoccia" e l'ultima canzone del concerto, "Grazie Roma". Al suo fianco ci saranno gli Zero Assoluto. Cosa pensa di questo giovane duo romano? «Che dire? Gli Zero Assoluto hanno studiato al Giulio Cesare come me. Devo aggiungere altro?» Per lei il 2009 è stato ricco di soddisfazioni. Cosa si aspetta dal 2010? «Il 2009 è un anno speciale. Ho festeggiato 60 anni, il mio cd dedicato alle donne è stato primo in classifica e il libro mi sta dando molte soddisfazioni. Spero che il 2010 sia ancora migliore e che Roma possa vincere le sfide che si preparano». Quali sfide? «Roma deve essere pronta a ripartire puntando sulla cultura. Il fiore all'occhiello di questa città è la bellezza e i romani devono imparare a fare i bravi, puntando anche sulla raccolta differenziata e sull'impatto zero». In questi giorni che precedono il Natale si parla tanto del clima di violenza che si respira nel nostro Paese. Cosa ne pensa? «Penso che bisognerebbe fare un po' di silenzio. Si stanno sprecando troppe parole inutili. Ci vuole impatto zero anche lì».

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