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Carmen star in diretta mondiale

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Chil'ha detto che la lirica è solo un affare per esperti musicofili? A giudicare dalle attività del Teatro alla Scala di Milano nulla sembra più lontano dalla realtà. L'anteprima della nuova stagione è andata in scena l'altra sera di fronte a una platea riservata a giovani fino a 30 anni. Un biglietto a dieci euro e la possibilità di acquistare un abbonamento «verde» fanno il resto. Ma non è finita qui. Il clou è atteso domani sera, quando la tradizionale prima per «grandi» del 7 dicembre diventerà un evento mediatico internazionale. Grazie a Rai Trade, la Carmen di Georges Bizet verrà proiettata in diretta nelle sale cinematografiche digitali di mezzo mondo. La diretta sul grande schermo coinvolgerà Stati Uniti, Australia, Canada e una miriade di Paesi europei come Inghilterra, Scozia, Galles, Spagna, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. L'Italia non sarà da meno e la Carmen verrà proiettata in 14 multisale della Warner, 70 sale Microcinema e nei Teatri Lombardia (Cremona, Sondrio e Delverme-Milano, Erba e Crema). Spazio anche sul piccolo schermo con Sky in pole-position che trasmetterà la diretta sul suo canale «Classica Channel». Ma la tv arriverà ancora più lontano con le dirette in Francia (compreso il dipartimento d'oltremare, dalla Martinica alla Nuova Caledonia e la Polinesia), Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Lussemburgo. La differita tv coinvolgerà, invece, Croazia, Giappone, Colombia, Venezuela, Brasile, Perù, Cile, Ecuador, Bolivia, Paraguay, Uruguay e Argentina. Il Sovrintendente della Scala Stéphane Lissner sottolinea che «le enormi potenzialità offerte dalla tecnologia multimediale servono a trasmettere emozioni forti. Anche se il "cuore" resta il "teatro vivente", non c'è dubbio che la trasmissione in diretta e in differita di un'opera così affascinante può far avvicinare un pubblico nuovo al nostro mondo. Questa è cultura di altissimo livello associata alle nuove tecnologie sempre più sofisticate». La novità di quest'esperimento risiede nella capacità di accorciare le distanze tra i giovani e l'opera lirica, ospitando le vicende di tenori e soprani in un ambiente familiare come quello di una sala cinematografica. Negli ultimi tempi iniziative analoghe hanno coinvolto anche popstar del calibro di Amy Winehouse, Elton John e Oasis che hanno trasmesso i loro concerti in diretta nei cinema digitali. «La distribuzione della prima della Scala - ha detto Carlo Nardello, ad di Rai Trade - è il risultato di oltre un anno di trattative con gli operatori del mercato internazionale. Un'operazione capace di portare oltre i nostri confini cultura e italianità grazie anche allo sforzo della divisione produzione tv della Rai: è uno spot per il nostro Paese che non ha prezzo». Siamo certi che domani il Maestro Barenboim, la regista Emma Dante (che ha detto di voler indossare un abito scaramantico che raffigura un rapace dipinto a mano) e tutti i cantanti sentiranno il peso di un'enorme responsabilità. Come dimostrano le parole della giovane interprete di Carmen, la venticinquenne mezzo soprano georgiana Anita Rachvelishvili che in camerino ha detto: «Forse un giorno mi sveglierò e scoprirò che non è vero niente». E ora chi glielo dice che canterà pure in diretta in mondovisione?

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