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Sei più grosso? Paghi il doppio sull'aereo

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Chi ha una taglia "super", insomma sopra i cento chili, per alcune compagnie aeree deve pagare doppio biglietto. E su questa polemica dice la sua Giampiero Galeazzi, uno dei giornalisti più amati d'Italia che di «taglie forti» se ne intende e non parla per metafore. «Non è giusto - erutta il Giampierone nazionale - che siano i viaggiatori a pagare la voglia di alcune compagnie di guadagnare di più. È ingiusto e incivile». «Io non ho mai avuto problemi di questo genere - sottolinea - non ho trovato nessun tipo di handicap. Questo genere di richieste», cioè un pagamento doppio sul normale biglietto aereo per le persone più grosse della media, «arriva soprattutto dalle compagnie low cost, quelle che farebbero stare stretto pure Fassino. E questa cosa non va bene, non è giusto come discorso umano, discutere cioè su qual è la dimensione normale del passeggero. E allora, per quelli troppo bassi, che non toccano con i piedi per terra, cosa fanno? Gli abbassano il sedile?» La polemica, e su questo Galeazzi ha le idee molto chiare, nasce per motivi economici, perché alcuni gestori sono «arpagoni». «A me - ribadisce il giornalista sportivo - nessuno ha mai fatto problemi. E non perché sono conosciuto. Fuori dall'Italia non mi conosce nessuno e ho viaggiato in lungo e in largo per il mondo e nessuno mi ha mai chiesto niente, anzi - sbotta - nessuno mi ha mai rotto le palle. Quando avevo troppo bagaglio ho pagato di più. Solo questo». «Questa costrizione a discapito dei passeggeri - conclude - nasce in quelle compagnie che vogliono mettere cinque poltrone dove ne entrano tre. E non è giusto che i passeggeri paghino la loro voglia di guadagnare di più».

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