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Littizzetto, grillo parlante: «Sì alle fiabe, no ai videogiochi»

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Gliingredienti ci sono tutti: c'è la fatina interpretata da Violante Placido, il grillo parlante con la comica Luciana Littizzetto e naturalmente Pinocchio, bambino sugli 11-12 anni interpretato dal piccolo Robbie Kay. Ma non mancano nel cast Margherita Buy (la maestra), Bob Hoskins (Geppetto), Alessandro Gassman (lo scrittore Collodi che irrompe con il suo racconto sulla scena). Il tutto per una produzione Rai-Fiction in collaborazione con LuxVide e Power (UK). La storia, che continua ad affascinarci, la conosciamo bene, sebbene non sia studiata a dovere nelle scuole. Il piccolo Kay, inglese di natali, la conosce per l'arcinoto cartone Disney, che i bambini ricorderanno. Cuccioli come quelli presenti in sala Sinopoli (150-200 in tutto) ieri mattina, all'Auditorium di Roma, dove hanno ricevuto in dono centinaia di lecca-lecca, zucchero filato e cioccolato a fine proiezione. La regia è stata affidata ad Alberto Sironi, la sceneggiatura scritta a quattro mani da Ivan Cotroneo e Carlo Mazzotta. Nuovo l'accostamento grillo-comici fatto da Luciana Littizzetto. Comici che, a volte, a suo dire «prendono qui e lì martellate in testa. Il nostro Pinocchio è più buono perché non mi prende a mazzate fin dall'inizio. Alle elementari - ha aggiunto la Littizzetto - avevo la collezione di figurine del Pinocchio di Comencini, ma c'è un'attualità nuova che si può raccontare ai ragazzi di oggi. Sempre meglio che vederli davanti al game boy». In poche parole un Pinocchio dei giorni nostri, a 37 anni dal film di Comencini. «Pinocchio - ha detto Ettore Bernabei - è una fiaba che non tramonta mai, è un sempre verde».

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