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Tutti pazzi sul Lido per il toto-madrina

Carolina Crescentini

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Bocche cucite nel palazzo della Biennale di Venezia sul nome della madrina della 66esima Mostra del Cinema (2-12 settembre). Come da tradizione la decisione finale degli organizzatori della kermesse lagunare sarà sciolta solo nella settimana di ferragosto. Ma intanto impazza il toto-madrina e fioccano i nomi delle belle papabili che con il loro glamour e la loro immagine cinematografica internazionale potrebbero animare il palco nelle serate di apertura e di chiusura. Tra le nominate spicca la star russa Ksenija Rappoport, anche se la sua candidatura è abbastanza improbabile. Sia perché già l'anno scorso è stata la madrina (ineccepibile e affascinante) della 65esima edizione della Mostra, tanto da riuscire ad oscurare (almeno sul palco) con il suo savoir faire persino la colta disinvoltura del poliglotto direttore Marco Müller. Sia perché la Rappoport è quest'anno nel cast di uno dei quattro film italiani in concorso, «La doppia ora» di Giuseppe Capotondi. E per la diva sarà anche l'occasione per rivedere da vicino Giuseppe Tornatore, il regista che l'ha lanciata ne «La Sconosciuta» e che presenterà a Venezia il suo ultimo film (d'apertura e in concorso) «Baarìa». Nominata anche Alba Rohrwacher, ma la fragile attrice premiata per la sua intensa interpretazione in «Il papà di Giovanna» di Avati sarà presente nel cartellone veneziano (sezione Orizzonti) con «Io sono l'amore» di Luca Guadagnino. E difficilmente potrà perciò assumere anche il ruolo di madrina. Così come la vivace Laura Chiatti e la bellissima Monica Bellucci, entrambe tra le numerose attrici presenti nel mega cast di «Baarìa». La tendenza della Mostra di Venezia (anche se non esiste una regola scritta) è infatti quella di evitare la scelta della madrina tra le dive che partecipano ai film selezionati nel programma. Esclusa dalla rosa anche la prorompente mediterranea Maria Grazia Cucinotta perché ha già accettato di tenere a battesimo la Festa di Piedigrotta dal 3 al 13 settembre. Oltre a Virna Lisi, più chances di conquistare lo scettro delle gran soirée veneziane hanno invece la sensuale e inquieta Caterina Murino, ex Bond Girl, la discreta ed elegante Valeria Solarino e la grintosa Valentina Cervi. La prima perché unisce alla bellezza anche una buona dose di cultura e un'ottima conoscenza di molte lingue straniere. La seconda perché sta vivendo un momento di grande successo e sarà anche al Festival di Roma per presentare (in concorso) il film «Viola di mare» di Donatella Maiorca, nel quale recita accanto a Isabella Ragonese. Ed infine la terza, nipote del grande Gino Cervi, figlia del regista Tonino Cervi, è capace non solo di affascinare il pubblico con il suo piglio di contemporaneità artistica, ma è soprattutto lontana dagli eccessivi gossip, decisamente poco amati dal sofisticato mondo cinematografico che anima la laguna.

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