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Bruno Vespa sceglie "Gli amori del secolo"

Bruno Vespa

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Un soddisfattissimo Bruno Vespa chiude una stagione «invernale» di Porta a Porta tutta al positivo. Questa sera l'ultima puntata dell'edizione numero 14 che, forte di una media di 1.384.000 ascoltatori, con uno share del 17,45% è la trasmissione «leader assoluta della seconda serata», spiega Vespa, che dà appuntamento a martedì 23 giugno per l'edizione estiva: «Porta a Porta - Gli amori del secolo». Il nuovo direttore di Raiuno, Mauro Mazza, ha presentato ieri il nuovo programma dicendo scherzosamente e affettuosamente di Vespa: «Un giovane sul quale la rete ha deciso di puntare. Confermo che l'informazione e l'approfondimento della rete avranno il volto di Bruno Vespa anche nella prossima stagione». Porta a Porta in versione invernale tornerà dal 15 settembre. L'edizione al via il prossimo martedì, invece, che proseguirà per otto puntate fino all'11 agosto, racconterà 24 storie d'amore. Ogni puntata, spiega Vespa, da un'ora, avrà tre storie, tre filmati, tre ospiti, «persone che hanno conosciuto personalmente i protagonisti dei quali parliamo». Si parte con Barack e Michelle Obama e si prosegue con Brigitte Bardot, Galeazzo Ciano ed Edda Mussolini (l'ospite sarà Alessandra Mussolini), Mastroianni e la Deneuve e tante altre storie. Bruno Vespa, il suo «avversario» diretto è stato Matrix... meglio Vinci o Mentana? «Mentana aveva più esperienza, Vinci è appena arrivato, ma mi pare che se la cavi bene, nonostante l'eredità difficile. Comunque li ho battuti tutti e due. Mentana per tre anni non ha neanche tirato fuori la testa. Lo ha fatto quest'anno, a inizio stagione, riuscendo ad andare in onda in coda a programmi di prima serata come "Amici"». Ma perché fa più notizia quando Porta a Porta, raramente, perde? «Questo me lo devono spiegare i giornalisti che lo scrivono. Diamo una risposta benevola e una malevola: visto che Porta a Porta vince sempre la notizia c'è solo quando perde. Oppure, visto che è oggettivamente vero che ci sono più titoli sui dati negativi, vuol dire che non siamo simpatici a qualcuno». Come sarà l'edizione di Porta a Porta che riprenderà a settembre? «Avrà una rinfrescata generale, ma prima la facciamo poi lo diciamo. Ricordo comunque che il budget è il più basso rispetto alle trasmissioni concorrenti». Le poltrone ci saranno? «Confermo che le poltrone più imitate d'Italia resteranno quelle». Ha conosciuto personalmente qualcuna delle persone di cui parlerà ne «Gli amori del secolo», forse Mina? «No Mina, no. Anche se confesso di aver scritto una canzone per lei, quando ero giovane, ma non ho mai avuto il coraggio di mandargiela. La musica è di Cesare Pierleoni». Qualcuna delle donne delle quali parlerà le ha fatto girare la testa? «Sì, la Bardot e Catherine Spaak».  Porta a Porta parla di storie gialle, nere, rosa. Quante anime ha il suo programma? «Le anime della vita e della cronaca. E questo è ancora più vero per gli italiani all'estero, Porta a Porta per loro significa capire come va l'Italia. La gente sa che se c'è un argomento importante se ne parlerà a Porta a Porta».

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