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Niente obbligo nello studio della letteratura

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 Lo dicono le statisctiche, e lo dice l'esperienza di chiunque. A scuola i grandi autori e i grandi testi vengono il più delle volte "uccisi" davanti ai ragazzi, che, finita la scuola, si guardano bene dal frequentarli. Il che dice di un grande fallimento. Certo ci sono insegnanti bravi, eccezioni. Ma è il momento di cambiare sistema. Per questo proponiamo che non si insegni più letteratura in modo obbligatorio nelle scuole superiori. Gli insegnanti propongano esempi di lettura all'inizio dell'anno e i ragazzi che vorranno ne seguiranno poi le lezioni. Nozioni di storia letteraria si diano entro le più generali lezioni di storia. Ma per il resto si sottragga l'incontro dei nostri ragazzi con la letteratura dall'impianto storico-idealistico venato di strutturalismo che ha compiuto questo generale eccidio. Si esca da questa grave irresponsabilità. Se il ministro Gelmini e il ministro Bondi (o i loro esperti) sono in ascolto, battano un colpo.

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