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Addio Orengo poeta della Liguria

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Pertrent'anni giornalista del quotidiano La Stampa, di cui è stato anche responsabile dell'inserto Tuttolibri. È stato inoltre autore di versi ed ha pubblicato filastrocche per bambini. Soffriva da tempo di problemi cardiaci e polmonari ed era ricoverato da qualche giorno all'ospedale Molinette. L'aspettavano ieri mattina alla Fiera del libro di Imperia, invece Orengo non ce l'ha fatta. Di Orengo sono note opere di grande successo, specialmente in Piemonte e Liguria, dalla «Curva del latte» alla «Guerra del basilico», dal« Salto dell'acciuga» alle «Rose di Evita», fino all'ultima fatica letteraria: «Islabonita». Prima di passare alla Stampa, Orengo aveva lavorato alla casa editrice Einaudi, dal 1964 al 1977. Il suo primo romanzo, «Per preparare nuovi idilli», era uscito nel 1969, edito da Feltrinelli; l'ultimo, «Islabonita», pubblicato da Einaudi, ambientato nella Liguria degli anni Venti, quella Liguria «per cui Orengo - ha scritto Carlo Fruttero su Tuttolibri - da sempre porta un amore totale, raccontandone con straordinaria evidenza e poesia i sassi, gli arbusti, gli odori, i sentieri, le onde». Nel 1993 aveva ideato, in collaborazione con l'università di Genova, il premio Hambury-La Mortola, dedicato allo studio e alla salvaguardia del paesaggio. Ieri a Imperia Orengo era atteso per intervistare Maria Teresa Verda Scajola sul suo ultimo libro «Mete d'autore a Ventimiglia» e per presentare «Islabonita». In sua memoria alla Fiera è stato osservato un minuto di silenzio.

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