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CANNES Una inconsueta angolazione per celebrare i 40 anni della leggendaria tre giorni di pace, amore e libertà, è stata proposta dal premio Oscar Ang Lee in «Taking Woodstock», ieri a Cannes.

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Lastoria è vista con gli occhi di Elliot: mentre sogna una vita più movimentata nel mondo rurale di Woodstock, dove si produce latte genuino e dove il giovane tenta di sottrarsi dalla madre arpia (Staunton) e dal padre compassionevole (Goodman), si ritrova catapultato nel leggendario concerto. «L'amore, la pace, l'uguaglianza e il rispetto per Madre Natura, sono state l'essenza della lezione di Woodstock - ha spiegato Lee, designato presidente della prossima Mostra di Venezia -. Quell'evento mi ha sempre affascinato, lo vidi da adolescente in tv, a Taiwan, e mi colpirono quelle immagini di libertà, con tutta l'innocenza di una generazione che cercava di vivere in pace, in modo gentile e fresco, mentre altri in Vietnam perdevano la vita». Poche le canzoni, da «Volunteers» dei Jefferson Airplane a «Freedom» cantata da Richie Evans, lasciando sullo sfondo Joan Baez, Janis Joplin, i Grateful Dead, gli Who, Joe Cocker, Crosby, Stills, Nash & Young, «perché non volevo che la musica prendesse il sopravvento», ha sottolineato il regista. Anche il mondo hippy non è molto presente, «in fondo erano tutte persone normali». Abbondano invece scene di sesso libero, anche omosessuale, spesso prediletto da Lee: «Sono affascinato dal mondo omosex e dalle sue problematiche ma non voglio essere categorizzato». Oltre alla commedia di Lee, è passato ieri in concorso lo psico-dramma «Un prophète» di Jacques Audiard, primo dei 4 film francese in gara a Cannes. Applaudito dalla stampa, nonostante la durata (150 minuti) e la durezza (con scene di sgozzamento sanguinolento), il film è centrato sulla carriera di un criminale franco-arabo, interpretatao da Tahar Rahim. E mentre all'Italian Pavilion la Toscana Film Commission presentava il Fondo Cinema della Regione Toscana (9 milioni di euro in due anni), sulla Croisette è scesa un po' di neve. A regalarla la Disney che ha imbiancato il giardino del Carlton di Cannes per promuovere il suo prossimo «A Christmas Carol», film natalizio in 3D di Robert Zemeckis (da novembre in Italia), ispirato al classico di Charles Dickens, con Jim Carrey, Gary Oldman e Colin Firth.

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