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«Gomorra» e «Il Divo» vincono l'Oscar italiano

Alba Rohrwacher

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Nel segno di una stagione ancora molto convincente e felice per il nostro cinema, la 53esima edizione dei David di Donatello ha incoronato «Gomorra» di Matteo Garrone e «Il Divo» di Paolo Sorrentino, che hanno vinto sette premi ciascuno. Ma il primo si è aggiudicato le statuette più importanti: quelle per miglior film, miglior regia, migliore sceneggiatura e miglior produttore, Domenico Procacci, che ha ricevuto il David dall'evergreen Edwige Fenech.  Nel ricevere da Liliana Cavani il premio come miglior regista, Garrone si è commosso: con la voce rotta ha ringraziato i compagni di viaggio e «mio padre dall'alto», scomparso circa due mesi fa. Il premio per il miglior regista esordiente è meritatamente andato a Gianni Di Gregorio per «Pranzo di Ferragosto». Grande delusione invece per la commedia «Ex» di Fausto Brizzi che nonostante le dieci candidature non ha ricevuto nulla. Dispiacere a parte, Brizzi si è però consolato con quello che aveva detto, prima di entrare in sala, Carlo Vanzina: «Le commedie vengono spesso guardate senza grande considerazione, ma poi sono quelle che fanno i maggiori incassi e piacciono di più al pubblico». Ed «Ex» di Brizzi ha incassato circa 10 milioni di euro. La regina dei David è stata Alba Rohrwacher che, con la sua infantile ed eterea bellezza, ha conquistato l'Oscar italiano come migliore attrice protagonista del commovente film di Pupi Avati, «Il papà di Giovanna». Mentre Toni Servillo è il migliore attore per la sua interpretazione ne «Il Divo» di Sorrentino, premio che ha condiviso con Piera Degli Esposti, migliore attrice non protagonista dello stesso film di Sorrentino. Giuseppe Battiston è invece migliore attore non protagonista di «Non pensarci» di Gianni Zanasi. Mentre il David Giovani è andato a «Si può fare» di Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio. Quasi a ricordare che questa edizione dei David ha voluto premiare con le candidature «la rinascente commedia italiana», la serata di premiazione è stata ieri presentata da Paolo Conticini. Dopo aver mandato un saluto all'Abruzzo, il conduttore e attore ha invitato sul palco dell'Auditorium Conciliazione di Roma Christian De Sica, David Speciale per l'interpretazione dei suoi 25 cinepanettoni, che si è esibito in «Just in time». Dopo De Sica, tanti i volti celebri della commedia italiana che hanno consegnato i premi: Enrico Brignano, Nancy Brilli, Carlo Vanzina, Aurelio De Laurentiis, Neri Parenti, Enzo Decaro, Donatella Finocchiaro, Paolo Villaggio, Simona Izzo, Ricky Tognazzi, l'intramontabile Mario Monicelli e Lina Wertmuller. Grande commozione per il David al migliore film dell'Unione Europea, «The Millionaire» di Danny Boyle e per quello al migliore film straniero, «Gran Torino» di Clint Eastwood. I 1538 componenti della giuria dell'Accademia del Cinema italiano, presieduta da Gian Luigi Rondi, hanno votato le candidature dal 21 marzo al 2 aprile scorso. E per la prima volta, «finalmente la commedia è approdata al Quirinale». Come ha ricordato il produttore Aurelio De Laurentiis, commentando le parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale ha sottolineato che in questo momento di crisi la commedia «ci aiuta a sorridere di noi stessi e a guardare sorridendo al domani. E non è poca cosa».

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