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Cesare Cremonini: "Scrivere mi fa sentire migliore"

Cesare Cremonini

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{{IMG_SX}}«Con questo libro è cresciuta la mia autostima». Cesare Cremonini non nasconde la sua fierezza per aver dato alle stampe il suo primo libro autobiografico. «Le ali sotto ai piedi» sarà da domani in libreria e racconta la vita di Cremonini prima di arrivare al successo. Cesare Cremonini, perché scrivere un'autobiografia a soli 29 anni? «È un'idea che accarezzavo da tempo. I miei primi dieci anni da musicista rappresentano una prima tappa importante che volevo utilizzare per riflettere e guardarmi indietro».  Il titolo del libro è «Le ali sotto ai piedi». Le sue ali sono salite a bordo di una Vespa Special? «Nella mia vita la Vespa è stata un cavallo cromato pronto a portarmi altrove.Nel libro i colli bolognesi sono come le colonne d'Ercole, una fuga dalla realtà, un luogo onirico in cui essere libero».  L'esperienza letteraria può dirsi conclusa o sta pensando di dedicarsi ancora alla scrittura? «Non ho completato l'opera volutamente. Non ho ancora scritto quello che mi è successo dopo l'esame di maturità e dopo aver raggiunto il successo. Insomma in futuro potrei scrivere un secondo tempo». Le sue parole fanno pensare a un film. C'è in cantiere qualcosa? «Scrivo per immagini e mi auguro che la mia storia possa diventare un film. Nella vita non escludo nulla, neppure un futuro da regista». In questi giorni il suo singolo «Figlio di un re» sta riscuotendo grande successo. Alla musica proprio non ci pensa? «Altroché. "Figlio di un re" è un punto di partenza. Mi ha chiarito le idee sul mio pubblico e mi sta aprendo strade nuove».

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