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«Ora sfido la Cardinale»

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DesirèeColapietro Petrini Al Reggio Calabria Film Fest, rassegna cinematografica fortemente voluta dal direttore artistico Gianluca Curti, presidente di Minerva Pictures, e dal sindaco Giuseppe Scopelliti, è arrivata Serena Autieri. Insieme a lei tanti altri illustri personaggi del nostro cinema tra cui Enzo Iacchetti, il regista Umberto Spinazzola, Dario Bandiera e Raz Degan, sono stati i protagonisti di una piacevole serata condotta da Veronica Maya in occasione della quale è stato consegnato il premio speciale alla memoria di Mino Reitano, ritirato dal fratello Gegé e accompagnato da un lungo e commosso applauso. Protagonista insieme a Enzo Iacchetti di un film che sta facendo parlare di sé soprattutto per la polemica mossa dal collega per la brevissima quasi inesistente programmazione nelle sale, l'artista napoletana, è stata accolta con grande calore dalla città reggina. Cosa ci racconta di questo suo ultimo film tolto dalle sale dopo appena tre giorni? «"L'ultimo crodino" è un film nel quale recito al fianco di Ricky Tognazzi e Enzo Iacchetti dietro la regia di Umberto Spinazzola. Purtroppo però, pur essendo un buon film, a mio avviso ma anche secondo le critiche che abbiamo ricevuto, ha risentito di certi meccanismi come a volte succede con film non sempre facili e da botteghino. Noi tutti però abbiamo creduto sin dall'inizio in questo progetto e capisco la polemica mossa da Enzo che lo ha avuto a cuore e per il quale ha lavorato molto». Che ruolo ha ne «L'ultimo crodino»? «Sono Patrizia, la moglie di Ricky Tognazzi, una donna che lavora e che allo stesso tempo si dedica moltissimo al marito al quale rimane vicina sempre, andando oltre le difficoltà economiche in cui riversa. Patrizia è una donna innamorata, come immagino potesse essere mia nonna e tutte quelle donne che negli anni 50 portavano avanti i valori all'interno della famiglia e restavano accanto al proprio uomo nonostante tutto». Lei, invece, che tipo di persona è? «Sono una donna che ha tante sfumature, piena anche di contraddizioni, una sognatrice, romantica ma anche con i piedi per terra. Una persona fragile ma allo stesso tempo determinata e apparentemente forte. Credo che una donna della mia età, a trent'anni, può avere tutto e possa essere tante donne insieme. È un'età importante in cui da una parte cominci a tirare le somme e dall'altra ti rendi conto che puoi avviare un nuovo percorso. Inizi certamente a guardare la vita con altri occhi». Cosa si aspetta dal suo futuro? «Sono una persona ottimista. L'ottimismo mi ha sempre aiutato nella vita, anche nelle difficoltà. Oggi in Italia stiamo vivendo un momento difficile, ma come è successo altre volte. A volte si tende a nascondere la polvere sotto il mobile per non vedere. Io stessa vengo da una regione difficile. Ciononostante il mio cuore e i miei occhi vedono un futuro di speranza. Mi auguro che tutto possa migliorare». Sta vivendo un periodo sereno della sua vita, professionalmente e nella sfera privata. La sua storia d'amore con Guido Brera va a gonfie vele... «Sicuramente. L'amore è molto importante ed è la carica della mia vita, così come gli affetti. Sono circondata di persone che mi vogliono bene: dalla famiglia agli amici, al mio compagno. Mi alimento di amore: il mio cuore è felice quando questo c'è». È vero che il suo compagno l'ha conquistata con un cartoccio di ciliegie? «Esatto. Ero a Verona con lo spettacolo "Sogno di una notte di mezza estate" di Giorgio Albertazzi. Era soltanto un amico e mi ha donato queste ciliegie buonissime in una giornata parecchio faticosa. Ho apprezzato moltissimo e, come succede nelle favole...» Il suo compagno è un imprenditore, che nulla ha a che vedere con il mondo dello spettacolo. Cosa pensa della sua vita di artista a 360 gradi? «Guido ama moltissimo il cinema e il lavoro che faccio per cui nutre una grande stima e rispetto per la mia vita di artista. Uso questo termine perché mi piace molto. Un'artista implica in sé tante forme d'espressione. Un'attrice può cantare, dipingere, fotografare, avere quindi in sé tante forme d'arte». In questo momento, quest'artista in cosa è impegnata? «Sta per girare un film per il cinema con Claudia Cardinale e Giorgio Albertazzi che si chiamerà "Occhi a sogni aperti" di Giancarlo Marinelli. Legge tanti copioni, sia di cinema che di teatro e di questo sono molto contenta, Per un'artista avere la possibilità di scegliere è molto importante. È una continua sfida con me stessa». C'è qualcosa del suo passato che non rifarebbe? «No, non rinnego mai nulla del mio passato e mi fa un certo dispiacere quando sento che ci sono persone che lo fanno, che non vogliono parlare di qualcosa piuttosto che di un'altra. Personalmente credo che tutte le mie scelte abbiano contribuito alla mia crescita. Sono felice di tutto e credo che le capacità di un'artista si vedano nel lungo percorso della carriera. Spesso quando non ti fai vedere per un determinato tempo, la gente si domanda che fine abbia fatto. La domanda la faccio io: forse perché sta aspettando la cosa giusta?».

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