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Il batterista D'Orazio lascia i Pooh

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Quello di Stefano D'Orazio è un addio sereno, lontano dalle clamorose rotture tipiche delle band di successo del rock e del pop, ma in perfetto stile Pooh. D'Orazio faceva parte della band dai primi anni '70. Aveva già una buona fama nella scena romana dove si era fatto conoscere con i «Naufraghi». Romano, simpatico, storico organizzatore di feste di Capodanno, Stefano D'Orazio ha vissuto la stagione d'oro dei Pooh accompagnando l'evoluzione da band pop in una vera propria azienda. A lui è stato affidato il compito del marketing e della promozione. Come batterista sarà ricordato tra l'altro per i set spettacolari con doppia cassa, un gran numero di tom e di piatti, un modo di stare sul palco diventato proverbiale. La band di «Piccola Ketty», «Pensiero», «Tanta voglia di lei» e «Chi fermerà la musica», rimane un fenomeno a parte nella canzone italiana, uno dei pochi casi di gruppo che ha saputo mantenere invariato il successo in 40 anni di carriera, con un rapporto strettissimo con i fan e un posto di primo piano nella classifica di vendita. Di questa avventura Stefano D'Orazio è la memoria storica, l'uomo a cui sono affidati i ricordi della band anche in chiave ironica. La sua decisione di lasciare la band è maturata nel tempo e viene gestita senza spigoli e strascichi. Con il nuovo album e il tour il batterista romano saluterà il suo pubblico.

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