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Nature morte e metamorfosi Così si esprimono i giovani

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Unanatura morta fatta di cellulari e di prodotti industriali. Un viaggio immaginario nella dimensione neuronale e in quella subatomica. Volti deformati da una distorsione della trasmissione. Caotici ritmi metropolitani in cui l'uomo esce stravolto. Ecco le opere di giovani artisti internazionali che hanno vinto le tre edizioni del concorso promosso da Federculture ed ora protagonisti della mostra «Nuove Creatività del mondo», presentata fino al 3 aprile nella sede espositiva della Camera dei deputati, il Complesso di Vicolo Valdina. L'esposizione, voluta dal Presidente della Camera Gianfranco Fini su proposta del Presidente di Federculture Roberto Grossi, rappresenta un segnale di sensibilità istituzionale verso i giovani artisti. Fra i sessanta partecipanti di 18 paesi diversi che hanno preso parte alle tre edizioni, ne sono ora arrivati alla mostra conclusiva diciannove, con una grande varietà di linguaggi e di tecniche. E fra le tante proposte spiccano appunto la riflessione critica di Paolo Angelosanto sulla nostra idea di identità nazionale, i vorticosi ritratti metropolitani di Tuomo Rosenlund, le nature morte artificiali di Germàn Lagna, i ritratti «ìschiacciati» di Francesco Mernini e quelli spettrali di Anja Irmela Puntari, le geometrie organiche di Costanza Estefanìa Cipriani, fino all'inquietante metamorfosi di un uomo in ragno immaginata da Wilson Abreu.

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