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I MOSTRI OGGI, di Enrico Oldoini, con Sabrina Ferilli, Angela Finocchiaro, Diego Abatantuono, Giorgio Panariello, Claudio Bisio, Carlo Buccirosso, Italia, 2009.

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Nell'ambito,ancora una volta, della commedia all'italiana, ad opera di autori come Risi, Scola, Monicelli e con la partecipazione di interpreti come Gassman, Tognazzi, Sordi. Adesso, con "I mostri oggi", Enrico Oldoini, valendosi per i testi anche della collaborazione dei figli di alcuni dei celebri sceneggiatori di quei film (Giacomo Scarpelli, Silvia Scola), si rifà a schemi identici, naturalmente aggiornandoli. C'è così il pirata della strada, ci sono le signore snob nei salotti e sui campi da golf, le famiglie che, ridotte in povertà, plaudono alle figlie se, battendo il marciapiede, portano soldi in casa, i mariti in crisi costretti a consultare psichiatri, altre famiglie, allora con denaro, che per godersi una vacanza, si liberano non solo del cane ma del nonno, il camorrista che, per costruirsi un rifugio segretissimo, però di lusso, non esita cinicamente a eliminare l'architetto e gli operai che gliel'hanno predisposto, le ragazzine, in apparenza "bene" che, per comprarsi bei vestiti, non esitano a fingere di sedurre e poi ricattare un padre di famiglia. Con largo spazio alle infatuazioni e ai miti creati alla televisione, tanto che un suo pseudo divo si fa pagare per fare discorsi di commiato ai funerali di gente a lui ignota e una madre che, avendo smarrito la figlioletta in un supermercato, non si cura più di lei quando viene a trovarsi al centro di una trasmissione TV... Sedici episodi, alcuni anche molto brevi, che, pur con qualche cedimento qua e là sul piano del racconto, ricordando i due film precedenti, esibiscono al centro, ciascuno in più ruoli, quegli attori che oggi possono ritenersi i logici successori di quelli di ieri, specie in alcuni momenti. Ecco così Angela Finocchiaro, tutta furbizie e malizie nei panni di una psichiatra, ecco Sabrina Ferilli passare dall'ansia per la figlia scomparsa alla gioia per la sua apparizione in TV. Con Diego Abatantuono, versatile al massimo nei pittoreschi personaggi che è richiesto di creare. E così Giorgio Panariello, Claudio Bisio, Carlo Buccirosso, con una varietà di accenti, con ironie spesso solo implicite e con beffe caricaturali non di rado nascoste, ma con abilità, sotto trucchi e parrucche vistosissimi. Una bella galleria di quanti oggi si impongono nel cinema italiano. E non solo sul versante ironico.

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