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Arriva "Viaggio al centro della terra"

Verne

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Giulio Verne, padre della fantascienza, scrittore grandioso e ironico a cento e più anni dalla sua scomparsa si conferma uno degli autori più amati dal grande schermo. Arriva tra qualche giorno in Italia, tratto da uno dei suoi scritti più famosi, l'ennesimo kolossal statunitense: «Viaggio al centro della Terra 3d» che sarà nelle sale il 16 gennaio. Un grande cast con il divo Brendan Fraser e con Josh Hutcherson, Anita Briem. La regia è di Eric Brevig. Non può che stupire che un film del 2009, realizzato con le tecniche più avanzate, sia tratto da un romanzo scritto nel 1864 e stupisce ancora di più l'accoglienza riservata dal pubblico a questa storia che ha l'età di un reperto archeologico, ma la freschezza di un racconto scritto ieri. «Viaggio al centro della Terra 3d», uscito qualche mese fa negli Stati Uniti, ha incassato nel suo Paese più di cento milioni di dollari e nel mondo intero oltre 220 milioni di dollari. Stupefacente, ma prevedibile, visto che l'«idillio» tra Verne e il cinema iniziò prestissimo, quando il grande autore francese, scomparso nel 1905, era ancora in vita. Il primo film tratto da sue opere è del 1902, quando il cinema appena vagiva: è «Voyage dans la Lune», del Maestro Georges Méliès (il vero «inventore» della cinematografia, altro che fratelli Lumière) che si ispirò ai due celebri romanzi «Intorno alla Luna» e «Dalla Terra alla Luna». Sarà poi ancora Méliès a firmare nel 1904 «Viaggio attraverso l'impossibile», sceneggiato dallo stesso Verne, e poi «Ventimila leghe sotto i mari» nel 1907, quando ormai Verne era scomparso. Da allora il legame tra lo scrittore e il grande schermo non si è mai interrotto, dando vita a film che hanno fatto storia. Il cinema degli anni Dieci e Venti pullula di pellicole tratte da suoi romanzi: più di un «Michele Strogoff», «I figli del capitano Grant», «L'isola misteriosa». Ma sarà con l'avvento del sonoro e poi del colore e delle più raffinate tecniche di proiezione, come il Cinemascope e poi ancora con gli effetti speciali, che Verne troverà la sua consacrazione. «20.000 leghe sotto i mari», realizzato dalla Disney nel '54, quando al timone c'era ancora papà Walt, è considerato uno dei film più impegnativi e amati della storia del cinema. Interpretato da Kirk Douglas e James Mason fu realizzato in Technicolor con un avveniristico audio stereo. Non meno famoso è «Il giro del mondo in 80 giorni», del 1956, con David Niven e Shirley MacLaine. Nel 1956 anche un italianissimo «Michele Strogoff», diretto da Carmine Gallone con interpreti Curt Jurgens e Sylva Koscina. E tanti, tanti altri film. Di «Viaggio al centro della Terra» ci sono svariate versioni: del '59 (forse la più famosa, fino ad oggi), del '77 (a cartoni animati), dell'88, del '99. Nel 2004 un altro kolossal Usa: «Il giro del mondo in 80 giorni» con Steve Coogan, Jackie Chan, Kathy Bates e John Cleese. Cento anni di amore tra il grande schermo e Verne, che poi è stato saccheggiato anche dalla tv... ma questa è un'altra storia.

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