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Raz Degan, le è piaciuto girare «Albakiara»? «È stata ...

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Ormai si è dato al cinema? «A me da sempre piace il cinema e fare cinema. Il prossimo anno ci sarà un film al quale ho partecipato con immenso piacere, "Barbarossa" di Renzo Martinelli». Quali sono le sue passioni? «La mia passione mai abbandonata è per i viaggi e per la scoperta di nuovi luoghi. Amo la fotografia e mi piace tantissimo girare documentari». Che cosa non sopporta? «Non mi va di parlare della mia vita privata e non sopporto il gossip. In Italia ce ne è tanto, troppo». Dove è nato? «In Israele in un kibbutz, una quasi cooperativa di lavoratori fondata su un principio di assoluta eguaglianza tra tutti i suoi membri». Si sente cittadino del mondo o italiano? «Amo molto l'Italia. Mia mamma americana medico e mio papà israeliano imprenditore. Ho due fratelli minori». I suoi genitori si sono separati prestissimo? «Avevo cinque anni. Son cresciuto l'estate con mia mamma in America e l'inverno con mio papà in Galilea. Comunque la separazione dei miei genitori mi ha regalato una sorellina da parte di mia madre ed un fratello da parte di mio padre». Come è stata la sua infanzia? «In assoluta libertà e bellissima. Ricordo come se fosse ora le mie passeggiate a piedi nudi per le strade. Coltivavo comunque il mio sogno...». Quale? «Viaggiare e fare l'attore». Ha prestato intanto servizio militare? «Certo, nell'esercito israeliano per tre anni dai diciotto ai ventuno. Avevo proprio ventun'anni e mentre lavoravo in un bar di New York fui notato da un agente di moda». E comincia allora la sua carriera di modello? «Esattamente. Ho condotto una vita itinerante, Thailandia, Australia, Francia, Stati Uniti, Italia. Ho sempre vissuto in tanti posti. In questo sono molto simile a mia mamma che viaggia tantissimo». Il successo come modello le ha regalato? «Una carriera di copertine di riviste, le più importanti dei giornali di moda». E poi è diventato famoso in Italia? «Proprio a causa di uno spot televisivo di un amaro e grazie anche ad una battuta diventata poi famosissima "Sono fatti miei"». Ma voleva fare l'attore? «Sì e successivamente ho intrapreso la carriera di attore dopo aver frequentato l'Actor's Studio». E ora vive....? «A Milano dove curo una galleria d'arte e Cisternino, nei pressi di Brindisi dove vivo spesso e possiedo un trullo». Ha interpretato tanti film dove le veniva affidato il ruolo di seduttore, le piaceva questo ruolo? «Un attore deve interpretare. Ho girato "Squillo, Sorellina" e il "Principe del sogno", e "Le ragazze di piazza di Spagna"». Cosa considera nella sua vita una svolta? «Il viaggio in India e il Tibet, due luoghi incontaminati dove c'è tanta filosofia orientale che mi regala e mi ha regalato tanta serenità forza e tranquillità». E si è cimentato anche a teatro? «Sì, "Pilato sempre" di Giorgio Albertazzi nel ruolo di Gesù».

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