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Diciamo la verità, è raro che, incrociando da osservatori ...

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Né giova avvicinarsi alla questione facendo conto sulle interpretazioni dell'una e dell'altra parte segnate da una distanza incolmabile. Debitrice alla storia. Tanto più se si considera che, fra le ideologie e la guerra, c'è gente comune che avrebbe voglia di vivere in pace e di scrollarsi di dosso un fardello. Ma questa è un'altra storia. O forse no. Di sicuro, quella che racconta il giornalista Lorenzo Kamel in «Israele-Palestina, due storie una speranza» è un saggio originale (nel senso di nuovo, ma anche embrionale e quindi destinato a inevitabili approfondimenti). Un riconoscimento al valore della ricerca che torna alle fonti. Per una storia che cerca ancora una casa e offre al lettore l'opportunità di ragionare su date ed eventi. Ancora troppo vincolati da sintesi affrettate e pregiudizi. Un tentativo, interessante. Nel quale non è difficile riconoscere il giovane autore e le sue ottime intenzioni pur saltellanti in un campo minato. Interessante anche per i rimandi ad archivi e documenti di cui, solo conoscere l'esistenza è elemento non trascurabile per studiosi e curiosi. Il XX secolo, tutto da indagare e in parte da riscrivere, ha molte sorprese in serbo soprattutto se si accetta l'assunto che in parte ispira l'autore: nulla è sfuggito all'anonimo tessitore della storia universale. Ogni tanto qualcuno gli presta la penna e qualche illuminazione. Il risultato è veder svelato qualche mistero. a.f.

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