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Serra Yilmaz, dove è nata? «Ad Istanbul, vuole sapere anche ...

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..». Uno svantaggio o un vantaggio? «Figlia unica, con tanti vantaggi e con tanti svantaggi». Ricorda la sua infanzia? «Un'infanzia piacevole e serena, anni trascorsi a casa di mamma ad Istanbul, ricordo le visite alla nonna materna in compagnia di mia madre, sempre presente per lei. E di mio nonno, anche se molto occupato dedicava il tempo libero alle sue donne». A scuola era brava? «Ho frequentato un istituto superiore di francese. L'università in Francia». E il cinema il teatro la televisione... «Era il 1977 ho iniziato subito a fare teatro e poi il cinema». E poi l'incontro con Ferzan Ozpetek? «Sì, un incontro importante ed interessante per me attrice e anche per me donna». Contenta di essere nata ad Istanbul? «Non si sceglie la città dove si nasce, sono molto fiera di essere nata ad Istanbul, la considero una città interessantissima». Il suo debutto al cinema lo ricorda? «Era il 1983 la mia prima esperienza, incontrai il regista considerato il veterano del cinema turco. Il mio vero lancio comunque avvenne nel 1897 il film era «Albergo madre patria», in concorso al festival del cinema di Venezia dello stesso anno». Cosa è il successo? «Il successo è un grande sentimento di felicità, vuol dire riconoscimento per questo si è felici, ma vuol dire anche scoprire nemici ed avere alcuni privilegi». L'ultimo film che ha girato? «Sto girando "Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio", a Roma con una regista bravissima, Isotta Toso». Qual'è la cosa più importante nella vita? «L'amicizia che mi regala sempre molta felicità». Se non fosse diventata attrice? «Mi sarei dedicata alla professione medica». Sa cantare? «No». Le piace ascoltare la musica? «Sì. Una delle mie canzoni preferite è "Un anno d'amore" cantata da quell'interprete bravissima che si chiama Mina». La sua si può definire una vita dedicata all'amore? «Sì all'amore per il cinema per me per gli altri per tutto quello che mi circonda».

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