Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Maradona, la prima vittima del Fisco

default_image

  • a
  • a
  • a

Oggi l'ex fuoriclasse è debitore di 35 milioni di euro nei confronti dell'Erario, ingiustamente, a giudizio di Luca Maurelli e Giuseppe Pedersoli, gli autori del libro «L'Oro del Pibe, paradossi e ingiustizie del fisco italiano, dal signor Maradona al signor Nessuno» (Esi, 189 pp, 19 euro). Il libro vuole essere un manuale di sopravvivenza agli abusi spesso involontari del fisco, che spesso colpiscono vip e anonimi contribuenti, senza mai mettere in discussione le sentenze e il principio del pagamento delle tasse. La parte relativa alla vicenda fiscale di Maradona è spezzata da «flashback», nei quali si ripercorrono aspetti meno noti della storia personale di Diego, ricostruendo tutte le sue tappe giudiziarie e personali in una chiave sostanzialmente innocentista: dagli altari alla polvere, con una chiave di lettura inesplorata che svela il clima di pregiudizio, se non addirittura di congiura, che ha caratterizzato gli anni italiani dell'ex calciatore. In questa parte si attinge direttamente anche ad atti processuali mai pubblicati (forniti dal collegio difensivo guidato dall'avvocato Vincenzo Siniscalchi, già parlamentare ed ora componente «laico» del Csm) con la ricostruzione di tutte le tappe dei vari processi in cui Diego Armando Maradona fu coinvolto. Tra gli aspetti inediti della vicenda umana e giudiziaria di Maradona, il libro presenta tutti gli atti dei processi tra Maradona e il fisco, racconta la trattativa segreta con Palazzo Chigi nel tentativo, vano, di cercare una soluzione «politica» del contenzioso, ma anche la linea intransigente assunta dal governo Berlusconi, il ruolo del grande fiscalista Victor Uckmar, dei sindacalisti della Cgil, le vicende parallele di altri vip accusati di evasione. Tra i documenti fino ad oggi mai pubblicati, le copie dei primi contratti di Diego, gli atti dei processi penali del Pibe, i verbali dei pentiti, i file segreti sulla congiura del doping, il ruolo misterioso di Luciano Moggi che emerge dalle carte delle inchieste.

Dai blog