Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

«Formidabili incassi del cinema italiano»

default_image

  • a
  • a
  • a

Risi era stato invitato da Valerio Caprara direttore della prima edizione della rassegna cinematografica Filmare, ispirata al mare appunto, che si sta svolgendo in questi giorni sul Litorale Domizio «anche per rilanciare una zona che nonostante le sue problematiche ha grandi potenzialità turistiche e ricettive». All'interno del festival era prevista una premiazione a due colossi del cinema italiano: Dino Risi, appunto, e Stefania Sandrelli. Il regista novantenne che aveva accettato l'invito con grande entusiasmo mercoledì pomeriggio prima di recarsi a Castelvolturno si era voluto fermare sul set di «Fort Apasc» il film ispirato alla vicenda del giornalista Giancarlo Siani che il figlio Marco Risi sta girando a poche centinaia di metri dall'hotel. Sul set c'era anche il nipote Andrea, dunque tre generazioni di Risi. «È stato come riformare la trinità» aveva scherzato il regista durante la foto ricordo. In serata la cerimonia di premiazione con una spumeggiante Sandrelli e un Dino Risi di ottimo umore. Si parlava anche di rilancio del prodotto alimentare simbolo della zona. «Ma quale mozzarella! Qui abbiamo Stefania Sandrelli che è più buona di qualsiasi formaggio di bufala!»: aveva esclamato Dino Risi aprendo la conferenza stampa della prima edizione di Filmare. E poi commentando il significato del festival e il luogo che lo ospita. «Amo il mare e questo posto è molto bello - ha aggiunto Risi - mi ricorda l'albergo di Shining». Tra assaggi di mozzarelle e anticipazioni, la prima serata si era conclusa con la consegna dei premi al regista e all'attrice. «Piccoli festival come questi - aveva commentato la Sandrelli - sono necessari. Il cinema è la metafora della vita e se riunire gente grazie ad un tema come questo serve ad attirale l'attenzione sulle cose buone che si trovano in certe aree sono ancora più belli». E mentre Stefania annunciava di essere pronta per cimentarsi nella regia con un film ambientato nel 1300 dal titolo «L'ultima strega» Dino Risi aveva commentato la fase positiva che in questo momento sta attraversando il cinema italiano. «La cosa formidabile è che riescano a fare buoni incassi - aveva detto Risi - è un segnale molto importante perché sono film che hanno temi difficili». «Evidentemente la gente ha voglia di vedere il mondo in cui vive - aveva aggiunto la Sandrelli - e poi sono film girati benissimo. Non credo che ha gente sia ancora interessata ai "telefoni bianchi". Peccato però che il momento positivo del cinema italiano corrisponda in un periodo brutto della società. Ma spesso capita così». In un'intervista di due anni fa Risi aveva espresso il desiderio di morire a Napoli, città amatissima per le bellezze naturali, le contraddizioni e lo spirito dei suoi abitanti. Napoletana, invece, è stata la sua ultima fuga.

Dai blog