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In questo volto c'è Gesù più vero di ogni dogma

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Allora il filmato suscitò molto interesse, perché raccoglieva una serie impressionante di documentazioni storiche e scientifiche a favore dell'autenticità della Sindone. Rolfe propone nuove rivelazioni, soprattutto sulla contestata questione dell'età della reliquia. Come è noto, la prova del carbonio 14, cui il lino fu sottoposto nel 1988, sentenziò che esso doveva risalire al medioevo e che dunque l'immagine fosse opera di un falsario. Ma molti contestarono la validità delle procedure di quella datazione, sospettando manipolazione dei dati e persino un complotto in chiave anticristiana. La scienza è in scacco di fronte alla Sindone. Non c'è modo di spiegare come si sia formata quell'immagine. Non è nota nessuna tecnica per produrre simili tracce su un telo di stoffa. Alcuni parlano di una radiazione che si sarebbe sprigionata al momento della resurrezione. Ci sono invece innumerevoli prove e indizi che portano a ritenere che l'uomo della Sindone sia il Gesù dei Vangeli. Per la Chiesa la reliquia non è prova di fede. Essa però non smette di stupire laici e credenti. È una sfida permanente alla ragione, perché obbliga a tenere aperta perlomeno la possibilità del miracolo, dell'intervento del divino nella storia umana. Per molti credenti rappresenta un conforto, un appoggio, quasi una compagnia. Quel volto ha una misteriosa profondità, che mette i brividi. Ed è significativo pensare che oggi, nella civiltà dell'immagine, tra mille rappresentazioni fotografiche e filmiche, ce ne sia una, una sola, che si stacca da tutte le altre. Nel bombardamento di immagini rutilanti, colorate e rumorose che tentano di trattenere la nostra attenzione, ce n'è una immobile, silenziosa, in bianco e nero, da cui però l'uomo intelligente difficilmente può distogliere lo sguardo. Come se la Provvidenza avesse previsto un segno adatto ai nostri tempi. Il cristianesimo, innestato nella cultura greca, è religione del Logos, della Ragione divina che, nell'incarnazione, si comunica in modo adeguato all'uomo che la accoglie. Non perciò di una Parola astratta, di una impalpabile dottrina, di una tavola di valori di riferimento. Gesù diceva ai suoi "Vieni e vedi". La novità deve essere visibile. Che cambiamento sarebbe la Pasqua se non si vedesse nelle cose, nelle opere, nelle azioni, nella fisicità della vita personale, sociale e anche politica? Mentre il volto di molti cristiani "adulti" o "moderni" sbiadisce sempre più nella società, fino a confondersi e sparire, quello della Sindone, sempre più inciso nella nostra mente, ricorda che ciò che nella vita a un certo punto non appare concretamente, forse non c'è.

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