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Ma quale festival, ormai è soltanto un varietà televisivo

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Perché Andrea Osvart, perché ha cantato, perché ha ballato, troppa poca musica per un Festival della canzone, solamente 55 minuti per uno show di tre ore e mezza, troppo Chiambretti, poco Baudo, più Baudo, meno Chiambretti, la presentazione del Festival da parte di Piero "la peste", assolutamente fuori dai canoni e tante altre critiche a non finire. La verità di cui nessuno parla e nessuno scrive è che il Festival della canzone italiana di Sanremo non esiste piu da moltissimi anni. Oggi la manifestazione è un grande show televisivo nel quale le canzoni sono la scusa per riempire cinque giornate di palinsesto. Oggi sarebbe più corretto parlare del Festival della televisione italiana di Sanremo. La ragione di ciò ha radici antiche. Quando la Rai è diventata organizzatrice del Festival ha pensato bene di semplificare il lavoro di realizzazione dell'evento e cambiare la filosofia della manifestazione, puntando sul grande show televisivo. Se aggiungiamo che i vari direttori artistici che si sono succeduti nella manifestazione, con la sola eccezione di Pippo Baudo, sono stati tutti improbabili o addirittura incapaci, il risultato non poteva che essere quello che vediamo oggi. Il Festival è alla frutta e per tornare agli antichi fasti è assolutamente necessario puntare sulle belle canzoni e sui grandi cantanti.

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