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A Hollywood trionfa l'Europa e vincono i Coen

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L'Italia conquista due premi (non accadeva dal 1999 quando "La vita è bella" si aggiudicò tre statuette) grazie alla migliore colonna sonora originale di Dario Marianelli per "Espiazione" e alla migliore scenografia di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per "Sweeney Todd". Ma a vincere sono anche Francia, Gran Bretagna, Spagna, Austria e Irlanda. Per la Francia, la parigina Marion Cotillard porta a casa la statuetta come migliore attrice protagonista per "La vie en rose" di Olivier Dahan (era dal 1960, con Simone Signoret, che i francesi non vincevano). Alla Cotillard pure il merito di essere la quinta attrice a ricevere l'Oscar avendo recitato in una lingua diversa dall'inglese (la prima volta era accaduto alla Loren per "La Ciociara" nel 1961). Batte ancora bandiera francese il migliore cortometraggio, con "Le Mozart des pickpockets" di Philippe Pollet-Villard. La Gran Bretagna fa tris, con il premio al londinese Daniel Day Lewis, migliore attore protagonista (per "Il petroliere" di Anderson), quello ad un'altra londinese, Tilda Swinton, migliore attrice non protagonista in "Michael Clayton" e ad Alexandra Byrne per i costumi di "Elizabeth: The Golden Age". La Spagna riceve l'Oscar del migliore attore non protagonista con Javier Bardem, interprete di "Questo non è un paese per vecchi": Bardem ha così il primato di essere il primo attore spagnolo a ricevere un Oscar. Era invece era dal 1964 che l'Europa non faceva poker nei quattro prestigiosi premi Oscar: in quell'anno vinsero i britannici Peter Ustinov, Rex Harrison e Julie Andrews e la russa Lila Kedrova. Anche per l'Austria ha un record assoluto: è la prima volta che conquista un Oscar grazie a "Il falsario" di Stefan Ruzowitzky, migliore film in lingua straniera. All'Irlanda va la migliore canzone originale, "Falling Slowly" per il film "Once" di John Carney. Migliore film di animazione è infine "Ratatouille".

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