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Salvatores, il mio film su padri e figli

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Grande attesa al Noir in-Festival per l'arrivo di Gabriele Salvatores, che ha annunciato il suo film, "Come Dio Comanda" tratto dal romanzo di Ammaniti e prodotto dalla Colorado di Maurizio Totti insieme con Rai Cinema. La storia ha la possibilità di essere letta secondo due prospettive diverse, sull'esempio dei film di Clint Eastwood. Il rapporto tra padre e figlio è come «tra un lupo e il suo cucciolo che mostrano i denti, una doppia educazione alla vita - ha detto il regista che inizierà a girare il prossimo febbraio in Friuli con Filippo Timi ed Elio Germano -. La relazione tra un figlio adolescente e un giovane padre di estrema destra (Filippo Timi) è turbata dai rapporti con il matto del paese, che avrà il volto di Elio Germano, perchè mi interessa più l'anima che il fisico di un attore. È una doppia educazione: quella di Cristiano, il quale scopre che il padre, al contrario di quanto crede, non è Dio; e l'educazione trasmessa con amore viscerale dal padre che dice al figlio di non fidarsi. Nel film sono assenti i personaggi femminili». D. D'I.

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